TECNICA e TECNICHE del CANTO, anno 2012 |
Venerdì 02 Marzo 2012 08:06 |
In molti mi stanno chiedendo , in privato o pubblicamente, su Facebook e in altre sedi, qual è la base per un corretto approccio all'Arte del Canto e in cosa consiste un metodo corretto, diciamo meglio una Scuola di Canto completa e di sicuro affidamento. Dopo aver avviato un'attività didattica in questo senso e aver già ascoltato migliaia di vocalità, posso dire che nel 2012 viviamo un'era di autentica confusione.
E' sempre stata mia abitudine, in casi simili, tagliare il “nodo di Gordio” con un colpo netto di spada, senza troppi giri di parole: la confusione c'è ed è lampante, ma è creata principalmente dal declino di una grande tradizione canora che , nei decenni, è stata via via ignorata, calpestata, mortificata fino alla sua quasi completa estinzione. Le colpe sono equamente distribuite tra maestri di canto (in primis coloro che malamente insegnano nei conservatori, forti di nomine e di graduatorie GROTTESCHE) , maestri concertatori (sempre più ignoranti in materia ) e in piccola parte, purtroppo, gli stessi allievi, sempre meno propensi a uno studio sistematico e graduato ma smaniosi di debuttare o presentarsi alle audizioni, magari in condizioni non decenti. Gli ultimi sono giustificati da una sempre più veloce e vorticosa girandola artistica e dai costi elevati che lo studio del canto comporta. Questa è la situazione. Quando la Scala, che sarebbe o dovrebbe essere il primo teatro al mondo, comunque il più rappresentativo, propone recite come quelle cui ogni tanto assistiamo, con debuttanti allo sbaraglio come il recente maestro Welber sul podio di una scandalosa Aida, con cantori pieni di problemi vocali...è chiaro che ogni allievo alle prime armi si sente in diritto di poter cantare anche lui, in qualsiasi audizione e in qualsiasi concorso. Non so nemmeno dargli torto.
I problemi principali dell'attuale scuola di canto sono facilmente riassumibili:
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