TRAGICRONACHE DA PARMA: NUOVA CATASTROFE AL FESTIVAL VERDI |
Lunedì 11 Ottobre 2010 05:35 |
Il monumento più importante di Parma sarebbe Giuseppe Verdi, nonostante i natali bussetani e il rapporto molto conflittuale con la città e con il suo teatro. Non so cosa stìa dicendo ora Verdi dalla sua nuvoletta, assistendo al Festival a Lui dedicato, gestito assai male dal prode e oneroso Mauro Meli e dal suo sodale, il costoso agente Procinsky.Sta di fatto che, nonostante i milioni di Euro piovuti su Parma per sovvenzionare le "mirabili scelte" del sovrintendente, il teatro viaggia ora in deficit e la qualità degli spettacoli rasenta il grottesco. Fischiato il "Trovatore" inaugurale, ora tocca agli impegnativi "Vespri siciliani" , che non fanno miglior fine. il loggione di Parma Il pubblico di Parma, definito da un sinistro personaggio di nome Marchetti ("critico d'arte" , pare) "pubblico di m..." , è in realtà l'ultimo baluardo alla dispendiosa e artisticamente sbilenca gestione del Meli, famoso in Italia con l'appellativo di "Mr Deficit" . La gente di Parma non ne può più... ecco una lettera significativa inviata alla stampa dal famoso basso Michele Pertusi , uno dei più importanti interpreti in Italia e nel mondo: M.Pertusi
Festival Verdi, forti critiche di Pertusi: "Manca un progetto musicologico serio"
Ed ecco invece la cronaca in diretta di un giornalista, iscritto al famoso forum Operaclick, riservato agli appassionati d'opera più veementi e anche più sinceri:
Re: Verdi Festival 2010Ahahahahah!
Mi sono divertito da impazzire.. facevo degli sghignazzi da solo che mia madre di là si è preoccupata ("Oh, ma chi è che fa tutti quegli urli?" "Un po' io, un po' i cantanti d'opera dentro il computer..") E' stato uno spettacolo! Dopo aver visto l'altra sera la 'generale' della Traviata da Bologna, ipotizzavo che anche da Parma lo streaming fosse dello stesso livello. Mai visto prima, quindi un'esperienza che andava fatta. Così mi sono messo lì, armato delle migliori attenzioni. Invece è stato - come dire - un orgasmo multiplo: crasse risate, bei ghigni e cristallini gorgheggi.. Vado a elencare le cose belle per chi non ha visto, che sennò mi dimentico. Capisco sia difficile da credere, ma vi assicuro che non mi sto inventando niente: In diretta c'era da scegliere tra i segnali di due tv parmigiane, immagino in concorrenza tra loro. Io li ho tenuti entrambi, cercando di non perdermi niente. Una ha cominciato addirittura con le due conduttrici nel foyer in pellicciotto (giuro!), come se a Parma stesse nevicando . Non si sa se dietro al pellame ci fosse ancora l'etichetta col prezzo In mezzo a loro c'era un Donabbondio a officiare la messa, con la stessa, trascinante cadenza di un curato di campagna. Gli ospiti erano più o meno gli stessi (non sia mai rendere una dichiarazia a una delle tv del Ducato e non all'altra): mai vista da 'Drive-in' in avanti una simile sfilata di tromboni, gestiti a un livello di trash da Mago Gabriel. Chiaramente il punto di riferimento, l'icona inarrivabile nello stile di gestione della pletora di interviste era la miglior Millona Carlucci: bella di una sua bellezza da signora, di presenza statuaria e di denti 32 ben lavati, con sempre cose banalotte da dire, ma l'importante è dirle in rapida successione. Il problema qui però era la portata - senza offesa alcuna - un PIZZICHININO PROVINCIALOTTA degli ospiti. Mai visto tanta gente prendersi così sul serio in così pochi metri quadrati. Quando è arrivata un'ospite da Hong Kong l'hanno mostrata come se venisse da Marte (ricordate Mike quando c'era un concorrente che aveva lavorato in Germania che diceva: "Pensate, parla anche il tedesco!"). Qui è stato d'obbligo l'inglese maccheronico di conseguenza di una delle conduttrici; dall'altra parte se ne sono pilatescamente lavati le mani, affidandosi al gentile-traduttore. Meglio . La sfilata ha compreso l'avvocatone ("Sì, a quella recita ci sarò, sa, signorina mia, giovedì.." consultando la sua agenda mentale; grazie per averne reso partecipi gli ascoltatori); lo scambista internazionale ("Dei giapponesi mi hanno regalato due libri in giapponese" con l'espressione e-mo-che-me-ne-faccio?); il loggionista-che-ne-sa-a-pacchi ("Il tenore si vede che è andato a trovare Bergonzi"). Ma il più bello di tutti, è stato il Donabbondio, che in un impeto ha dichiarato "Ci vedono dappertutto, non solo in tutta la provincia, ma anche da Guastalla e Casalmaggiore", tagliando di netto l'eventuale maori connesso via internet. Quando non si riusciva a finire l'opera, con i gioielli ormai sfrantumati dal ritardo (la gente è uscita a mezzanotte in punto, quattro ore dopo l'inizio annunciato ), sempre lui travestito da Sherlock Holmes, ha annunciato dopo opportune indagini che Armiliato non stava benissimo e (rigiuro!) "..forse anche la Dessì" E qui entriamo nel vivo. L'opera è stata ripresa nell'audio in modo dilettantesco: i microfoni erano piazzati ai lati del palcoscenico, più o meno nella zona dove stanno i vecchietti del Muppet Show. Inoltre erano puntati male, perchè si sentiva nell'ordine l'orchestra tonante; la marcia delle truppe cammellate ogni volta che qualcuno degli artisti scalpicciava sulle passerelle; i cantanti sovrastare ogni cosa quando si avvicinavano ai bordi destro e sinistro del proscenio. Come se non bastasse, il geniale regista - sperticatamente lodato dagli anchormen/women - ha optato per inopinate quanto inutili passeggiate in platea e sotto i palchi. Quindi ho sentito una volta distintamente un corista fare la parte del Bud Spencer nella corale, quando emetteva i suoni con le dita (ta-ta-bvvvvvvv..) Quindi grazie alla buona connessione, ho visto bene e sentito bene, ma quello che trasmettevano, cioè un suono pessimo. Ciononostante, è apparsa chiarissima la serataccia generale, di cui chi c'era a teatro è pregato di dar conto al più presto. Prestìa-Procida è stato l'unico a salvarsi un po', ma mica poi tanto. Nucci, la Dessì e Armiliato a mio avviso sono stati pesantemente insufficienti . Poi, se è stata una manfrina quella dell'indisposizione, questo lo sapranno loro. Certo che a Parma tira aria malsanissima in questi ultimi tempi: si ammalan tutti. Alla fine organizzatori e gentile pubblico pagante hanno espresso grande soddisfazione. Mah.. Certo è sembrato pavido non affrontare a viso aperto l'uscita individuale, ma inizialmente solo modello Ricchi e Poveri (i quattro in fila), poi attraverso piccoli test successivi. Per Prestìa applausoni; Nucci applausi (giocava in casa.. eheheheh); Dessì timidina con qualche 'brava', buati Pizzi il regista e direi la scelta di Armiliato di non metterci la faccia da D'Artagnan. Rifletto solo sul fatto che se hanno massacrato il Trovatore, ma come c.zzo doveva essere quella recita, se questi Vespri stavolta sono passati in cavalleria??? Ri-mah.. Come ha detto il Donabbondio alla fine: "Ma domani è lunedì". Inoppugnabile. |