TE PIACE O' PRESEPE? |
Lunedì 20 Dicembre 2010 11:32 |
Roma. Natale 2010.
Con grave ritardo a causa della difficile congiuntura politica il Parlamento italiano ha deciso anche quest'anno di allestire presso un'ala del transatlantico il tradizionale Presepe.
Sarà un Presepe "vivente" rispettando una consuetudine antica, che risale ai tempi della prima repubblica e come omaggio ai capolavori realizzati in Umbria, in Abruzzo e in Campania.
Per la scelta dei vari ruoli è stata istituita una speciale commissione di "saggi" presieduta dal senatore "avvita" (nel senso avvitato alla sua poltrona) Giulio Andreotti. I lavori si sono svolti per tutta la nottata di ieri e , secondo indiscrezioni, hanno dato luogo a estenuanti discussioni su chi fosse più adatto per rappresentare i singoli personaggi del Presepe. Il ruolo di San Giuseppe ha dato luogo a una vera e propria rissa . Inizialmente la scelta era caduta sulla senatrice Paola Binetti
la quale sarebbe stata truccata con barba e baffi . Una fiera opposizione dell'on. Andreotti ha fatto cadere la candidatura ("San Giuseppe una donna? Abbiamo offerte più interessanti..." , avrebbe sussurrato il senatore al suo segretario particolare). Scartato subito Umberto Bossi, che si è rifiutato di presentarsi in scena barbuto, e Massimo D'Alema, che avrebbe preteso di mostrarsi con i soli baffetti, la scelta è caduta sull'on. Paolo Guzzanti
"Sono particolarmente onorato" , ha dichiarato Guzzanti, " San Giuseppe è stato un uomo coraggioso , un onesto lavoratore , contrario alla mignottocrazìa come ha dimostrato con il suo particolare matrimonio ." Ancor più drammatica la scelta per la parte di Maria, la Madonna. Scartate , non senza malumori, Rosy Bindi ed Emma Bonino, giudicate poco avvenenti ("La Madonna non è una top model!" ha gridato Pannella irrompendo in aula e annunciando uno sciopero della fame) e ugualmente Alessandra Mussolini,il sottosegretario Daniela Santanché e il ministro Stefania Prestigiacomo , giudicate dalla commissione troppo "eccessive" nelle forme e per la statura , la selezione finale ha visto un testa-a -testa tra il ministro
Giorgia Meloni e l'on. Dorina Bianchi
Lo scontro, vivacissimo tra i membri della commissione, ha rischiato di trasformarsi in una frattura politica insanabile, mettendo a rischio la legislatura e facendo addirittura intervenire quale mediatore il sottosegretario Letta, prontamente giunto da Palazzo Chigi. Dopo 7 ore di accesa discussione, il Presidente ha deciso d'autorità di scritturare 2 Madonne invece di una. Sarà una Madonna "a turno" : per metà giornata sarà la Meloni a sorridere estasiata accanto alla greppia, per l'altra metà la Bianchi. Una soluzione bi-partisan che ha soddisfatto tutti. Drammatica la scelta del BUE e dell' ASINELLO. "Speravo in un maggior sense of humour" , ha dichiarato Andreotti, " e mi complimento con il sen. Sergio DE GREGORIO che ha voluto accettare con il sorriso il ruolo del BUE assegnatogli dalla commissione."
Esaminati i verbali parlamentari degli ultimi 5 anni e le più importanti trasmissioni televisive di cronaca politica, nonché un buon numero di comizi, la commissione ha deciso di affidare all'onorevole Antonio Di Pietro la parte dell' asinello . "Mi hanno scelto per i congiuntivi e la grammatica incerta , ma io sono fiero di rappresentare un valore italiano assoluto, simbolo di modestia e di fatica. E' una scelta azzeccata!" , così ha dichiarato l'on. Di Pietro a Bruno Vespa durante uno speciale "Porta a Porta" , che andrà in onda il 25 dicembre e che proporrà una "Storia del Presepe", con tanto di plastico in studio e la partecipazione delle statuine viventi più prestigiose.
Nessun problema, invece, per la scelta dei Re Magi, che sono stati nominati all'unanimità dopo appena 10 minuti di consultazioni:
Entusiasti Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Francesco Rutelli , hanno già interpellato per i costumi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre il famoso maestro Pier Luigi Pizzi, che secondo alcune indiscrezioni avrebbe offerto il suo lavoro gratuitamente. Senza problemi anche la scelta di Gesù bambino, che ha visto due soli candidati in lizza: Silvio Berlusconi e Renato Brunetta.
Dati gli impegni della Presidenza del Consiglio, non potendo assicurare una presenza costante nella mangiatoia, il Premier ha deciso di cedere il ruolo al ministro , riservandosi per il gran finale l'apparizione come Arcangelo Gabriele . Con un atto di grande generosità, sarà lo stesso Premier a sobbarcarsi le spese di allestimento (scene , costumi e regìa di Franco Zeffirelli) , il costo delle comparse (ne son previste oltre 150) e gli effetti speciali.
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