CASO MACERATA: ARRIVA IL MOMENTO DI DIRE BASTA, L'IGNORANZA E' IMMORALE |
Venerdì 01 Luglio 2011 10:38 |
Mi piace spesso citare una frase di Baruch Spinoza riguardo l'ignoranza: "L'ignoranza - diceva il grande filosofo olandese- è immorale". Il suo pensiero a riguardo viene perfezionato nel fondamentale "Etica, parte seconda, prop.XXXV" in cui si spiega come l'errore sia ignoranza :l 'errore, spiega Spinoza, consiste in una privazione di conoscenza [...] L' errore consiste per Spinoza esclusivamente in una forma di inadeguatezza. Se scendiamo dall'Empireo di Spinoza al più prosaico palcoscenico dello Sferisterio di Macerata, troveremo la dimostrazione esatta del concetto sopraccitato: l'inadeguatezza e l'ignoranza di chi ha la responsabilità della direzione artistica butta allo sbaraglio voci, opere , intere stagioni in virtù di una non altrimenti definibile: ostentazione arrogante di potere. Veniamo ai fatti, ormai ben noti : alla prima prova d'assieme di uno spettacolo che inaugurerà la stagione, il direttore d'orchestra Paolo Carignani rileva l'inadeguatezza sia del soprano previsto come Amelia, sia del baritono , rispettivmente Teresa Romano e Marco Di Felice. Fa subito presente al direttore artistico nonchè regista dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, che sarebbe il caso di provvedere a una sostituzione. "Avevo pensato a un Ballo in maschera stilizzato, delicato, lirico" , ci dice al telefono il maestro Carignani, "io stesso avevo suggerito per questo il tenore Stefano Secco come protagonista, essendo una voce leggera ma sicura in alto e stilisticamente impeccabile. Poi in prova mi arrivano un soprano che ha evidenti difficoltà a salire in zona acuta (e la parte di Amelia è spietata in questo senso) e un baritono "sbrasone" (trad. che urla e che esagera)....è chiaro che tutta la mia impostazione andava per aria." E Pizzi? "Pizzi mi promette davanti a testimoni di sostituire soprano e baritono, tutto ciò nel pomeriggio, dopo la prova. Già la sera, durante la prova scenica, avevano sostituito....me!". Un classico del mondo dell'Opera: ipocrisia, menzogna, quel pizzico di vigliaccherìa che non guasta. Così va a casa Carignani, come speedy Gonzalez arriva un sostituto e tutto prosegue come se nulla fosse. Macerata, da alcuni anni, è una sorta di esempio a cielo aperto di come un teatro non debba essere gestito. Il primo grave errore è quello di partire dai titoli e non dagli interpreti: se non hai gli interpreti adatti è perfettamente inutile, oltrechè suicida, mettere in cartellone talune opere, come per esempio la "Forza del destino" dell'anno scorso. Si legga la seguente recensione, riportata per sommi capi:
In periodo di crisi tale scelta può essere vista come una amministrazione intelligente e anzi auspicabile, dei mezzi a disposizione; il problema è che il palcoscenico diventa sempre più rachitico, sempre più anonimo e prevedibile, la regia, se di “regia” si può parlare, dilettantesca o imbarazzante, Mortificante la scena, mortificante l’incapacità di gestire le masse, mortificante la regia “faidate” dei singoli, limitati ad entrare, passeggiare o schierarsi al proscenio in un noioso, assurdo vuoto, imbarazzante la bandiera di luce proiettata sul muro dello Sferisterio durante il “Rataplan”, inutili i costumi evocanti il primo conflitto bellico e nulla possono fare le coreografie da sagra paesana ideate da un Gheorghe Iancu non particolarmente ispirato.
...Elisabetta Fiorillo scritturata per il ruolo di Preziosilla, ma colpita da una indisposizione che ha costretto le maestranze a sostituirla con Anna Maria Chiuri. (ndr nessuna indisposizione!!! Litigio col maestro Callegari riguardo i tempi scelti per l'esecuzione!) (cit. "Il corriere della Grisi" .blogspot.) Come non condividere tale funesto quadretto? E come non scorgere tra le righe e alla luce degli ultimi eventi i prodromi per un bis, a un anno di distanza? Non sta a noi suggerire soluzioni o impartire lezioni: lasciamo questo esercizio ad altri . E' però venuto il momento di dire "Basta" a gran voce. Per il rispetto dovuto all'Opera, alla storia dello Sferisterio, ai tanti appassionati che intraprendono viaggi e che mantengono in vita questa grande forma di spettacolo.
I COMMENTI:
E il papà Claudio, suo protettore (quando l'amore paterno fa anche reddito...)? Quello che alla fine degli anni '60
portava la musica nelle fabbriche e dirigeva le prime scaligere in dolcevita, contro la borghesia in cravatta nera e
bianca... E che oggi tiene concerti, pagati a peso d'oro, a 300 € a biglietto, circondato, vezzeggiato, coccolato e
adulato da ricchissime signore (più ignoranti che ricche) mai viste a teatro prima, che lo ospitano in sontuosi palazzi e
che, naturalmente, NON pagano il biglietto. E che va da Fazio a fare l'uomo di Sinistra, con villa in Sardegna e cachet
milionari, compresa la società, "intellettuale" s'ntende, con Renzo Piano (lui, sempre lui, sempre e solo lui! Vedi
l'auditorium da 40 milioni di euro proposto dal dua a Bologna). Pizzi se non altro a Macerata lavora per poco o nulla e,
comunque, non ha venduto l'anima al dio denaro. C'è del marcio. Non solo a Macerata.
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