MACERATA, SI SMUOVONO LE ACQUE....INIZIA IL COUNT-DOWN |
Venerdì 01 Luglio 2011 19:45 |
A seguito dei fatti gravi segnalati da questo blog e riguardanti loSferisterio di Macerata, si smuovono finalmente le acque e ilConsigliere Garufi chiede spiegazioni su varie questioni, non ultimaquella economico-finanziaria.
C'è malcontento nei commercianti e nel pubblico in genere, come si è più volte ribadito. Questo succede quando le gestioni di un delicato meccanismo come lo Sferisterio o qualunque altro Festival o Fondazione lirica vengono interpretate in modo autoreferenziale, a metà strada tra una proprietà privata e un luogo di sperimentazioni a sfondo personalistico. Riteniamo che in questo ultimo quinquennio il duo Pizzi-Gasparon abbia dato il meglio di sé e che ora vi sia un evidente processo involutivo: spettacoli che si ripetono senza più alcuna novità interessante, deficit che si trascinano di anno in anno, cast modesti e a volte imbarazzanti, continue discussioni e bagarre tra artisti, giochi di agenzia. Questo clima tipico d'un fine-mandato , unito ai problemi sollevati ora in sede politica, indica in modo evidente che è giunto il momento di cambiare. Leggiamo da www.cronachemaceratesi.it:SFERISTERIO, FUORI I NUMERI!Interrogazione del consigliere Guido Garufi che chiede i contratti e chiaramenti su diversi capitoli di spesa: da Così fan tutte alla sartoria passando per i diritti televisivi
di Matteo Zallocco Non è ancora passata la burrasca per il divorzio con il Maestro Carignani (leggi l’articolo) in seguito al diverbio con il direttore artistico Pier Luigi Pizzi per la mancata sostituzione di un soprano che sullo Sferisterio Opera Festival incombe l’esame della gestione economica. Il consigliere di maggioranza Guido Garufi (Idv) ha infatti presentato una interrogazione al sindaco, in funzione di presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, per chiedere chiarezza su diverse situazioni e la copia dei contratti. “Questo anche per cercare di evitare ulteriori passivi – dice a CM Guido Garufi - come quello dello scorso anno di cui i dati precisi e analitici non sono stati ancora resi pubblici. Ma soprattutto per rispondere ad una parte forte della città (imprenditori, agenzie turistiche , commercianti) che lamentano rispetto agli anni passati una scarsa affluenza di pubblico. L’indotto è calato sensibilmente e, ai fini del risparmio, non lavorano più allo Sferisterio diversi maceratesi, basti pensare che le comparse anni fa erano più di 100 ed ora sono scese a 12. Lo Sferisterio Opera Festival sembra non avere più una funzione sociale e politica, e quindi pubblica. Non ci si può immolare nella bellezza, bisognerebbe essere più pragmatici e interfacciarsi con la città che sta respingendo l’Opera. La Stagione lirica è chiamata a tornare ad essere popolare perchè i soldi sono del popolo. Le sperimentazioni appartengono a un segmento di nicchia e non rivestono una funzione pubblica. Non è certamente una recensione (ammesso che ce ne siano) di un giornale nazionale sulla qualità dell’Opera che può riabilitare il collasso sociale. Bisognerebbe anche interrogarsi per quale motivo un grande direttore d’orchestra come Carignani abbia lasciato Il ballo in maschera dopo essersi lamentato della qualità dei cantanti, facendo chiaramente capire che i costi per il cast sono stati sensibilmente ridotti. Bisogna comprendere perchè lo Sferisterio Opera Festival non dà lavoro come una volta e non attira più il pubblico”.
Nella sua interrogazione Garufi chiede informazioni sull’opera “Così fan tutte” che andrà in scena al teatro Lauro Rossi il 24 luglio (repliche 28-31 luglio). “E’ vero – si chiede il capogruppo dell’Idv – che la spesa per l’Associazione Sferisterio si aggira sui 500mila euro? E’ stato valutato da parte del Cda un preventivo di rientro considerando che dalla capienza del Lauro Rossi, fatta eccezione per i biglietti omaggio, si potrebbe tranquillamente ipotizzare in anticipo un rientro di 12-15mila euro al massimo? L’opera è contrattualizzata per altri sedi? E in caso affermativo – va avanti Garufi – quali sono per l’Associazione i rientri economici, per l’eventuale vendita di diritti o altri elementi contrattuali?” Garufi interroga il sindaco anche sulle spese di sartoria (ora il Sof si appoggia alla Tirelli di Roma, ndr): “Sono state contattate sartorie locali in tempi utili per l’appalto delle Opere, in particolare per il Ballo in maschera e il Rigoletto al fine di produrre indotto lavorativo in città? A quanto ammonta l’uscita finanziaria per la sartoria? L’interrogazione tocca anche altri argomenti: “Quali rapporti contrattuali sono intercorsi tra l’Associazione e il Teatro di Jesi che ha utilizzato la nostra Traviata di Svoboda, vincitrice del Premio Abbiati? E ancora: “Poichè la caratteristica peculiare dello Sferisterio, teatro all’aperto, consiste nella grandissima estensione del suo palcoscenico, qual è la filosofia che spinge a realizzare scenografie ridottissime, dunque eventualmente esportabili solo in piccoli Teatri al chiuso, anzichè ai grandi all’aperto come Taormina, Siviglia, Israele, Orange ecc. e qual è l’eventuale rientro economico e di immagine di tale gestione?”. Nella prima parte dell’interrogazione il consigliere Garufi chiede chiarimenti sulla realizzazione di riprese televisive di alcune Opere della passata Stagione lirica: “Quale Società ha svolto questo lavoro e quanto è costato? Il titolare dei diritti sulla ripresa delle Opere è l’Associazione o qualcun altro? Se il titolare è l’Associazione a chi sono state vendute le riprese? A quanto ammontano eventuali introiti? E chi è il funzionario reponsabile dei contratti?”
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