INTERVISTA con VINCENZO DE LUCA, il SINDACO CHE AMA l'OPERA
Venerdì 04 Gennaio 2013 16:09

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Il 2013 si presenta come un altro anno sabbatico per i teatri italiani. La crisi

mondiale  ha messo in luce, oltre al famoso debito pubblico italiano , anche  i

paurosi deficit accumulati dai vari teatri lirici,a fronte di una vera e propria

diaspora di contributi da parte degli sponsors e dei necessari , a volte

umilianti tagli imposti dalla stretta economica. In questo panorama sempre

più desolante, in cui emergono tra gli altri i casi disperati di Firenze e di

Genova, vi è una sorta di 'isola felice' in cui la parola Cultura, rappresentata

dal Teatro della città e dal suo Sindaco, suona ancora come un

imprescindibile baluardo: Salerno.

 

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                                    il  Sindaco di Salerno, Vincenzo  De  Luca

A due passi da Napoli, collocata e quasi protetta dal suo Golfo e dai suoi alti

dirupi, Salerno è oggi un centro culturale di assoluta eccellenza e addirittura

un modello di gestione per quanto riguarda soprattutto il Teatro Verdi, fiore

all'occhiello dell'amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo De Luca.

Incontriamo il primo cittadino nel suo palco, nell'intervallo di una

applauditissima rappresentazione di Aida, con Daniel Oren sul podio e un

cast di assoluto rilievo internazionale, con Kristin Lewis (Aida) , Carlos

Ventre (Radames), Ekaterina Gubanova (Amneris), Ambrogio Maestri

(Amonasro), per la regìa di Riccardo Canessa.

A sorpresa l'intervista inizia con alcuni pareri da vero esperto d'Opera:

 

Sono emozionato e fiero di questo teatro, orgoglioso del lavoro di Daniel

Oren, del Coro e dell'Orchestra. E' facile fare un'Aida stanca e ripetitiva, data

la popolarità del titolo e la quantità di esecuzioni in giro per il mondo. Qui

invece abbiamo momenti nuovi e impensati, la delicatezza e il lirismo del

Coro, un misto di solennità e poesia...davvero un'Aida sorprendente. Oren

ha fatto un lavoro splendido.”

 

Sindaco, ma Lei parla da persona competente. E' una cosa abbastanza

rara tra i politici. A furia di frequentare il teatro d'Opera è diventato

quasi un loggionista?

 

  • "Ci manca poco... Qui a Salerno abbiamo realizzato un piccolo miracolo.Mentre nessuno parla di cultura noi invece crediamo che la cultura dia anima alla città, sia vanto e orgoglio di una comunità moderna. Venerdì scorso abbiamo fatto la discussione sul bilancio preventivo. Un consigliere dell'opposizione ha avuto il coraggio di proporre la chiusura del Teatro Verdi e la sospensione della programmazione, a fronte delle spese e della crisi incalzante. Bene: noi abbiamo deciso che questo Teatro è parte dell'identità moderna di Salerno e della sua rinascita, per cui deve andare avanti con l'impegno massimo da parte di tutti noi. Per far ciò, ci siamo dati un modello organizzativo unico in Italia, tutto regge sul Comune (e noi non siamo New York o Milano, sarà bene ricordarlo), capirà che è uno sforzo immane."

  • Tra l'altro voi non godete di alcun contributo, poiché non siete né una Fondazione né un Ente riconosciuto dallo Stato...

“Questa è una cosa che mi indigna. Quando in Italia si parla di cultura

sentiamo solo cose sgradevoli, iniziative mortificanti.

Sì è vero, non abbiamo un ente o una fondazione, ma abbiamo deciso di

investire tutto sulla cultura e sul Teatro che la rappresenta. Non abbiamo

consigli di amministrazione, non abbiamo finto sindacalismo, non abbiamo

bardature burocratiche, nulla, non troverà un altro caso simile in

Italia..investire nella cultura è un atto di coraggio e di fiducia. Consideri che

abbiamo solo due responsabili , il direttore artistico e un rappresentante del

Comune...questo è il modello Salerno. Il Sindaco, il maestro Daniel Oren, il

maestro Antonio Marzullo...semplicemente.

Mi consenta di dire che questa è l'Italia migliore, l'Italia di cui andare fieri nel

mondo. Questo governo , cosiddetto “tecnico”, lo si immaginava sensibile

alle questioni culturali e si rivela invece un governo del nulla. La rinascita di

un paese non può prescindere dalla valorizzazione del suo patrimonio

culturale, dalla bellezza e dalla forza che esprime la sua Arte.”

 

  • Sento il dovere di dirLe “grazie” a nome degli italiani che si riconoscono nell'eccellenza dei loro valori culturali...

“Questa è la nostra immagine più forte, non esposta alla concorrenza dei

paesi emergenti. Un altro aspetto che vorrei sottolineare è che in questo

teatro lavorano in modo permanente 250 persone, tra orchestrali, coristi,

macchinisti, elettricisti...abbiamo risultati importantissimi sul profilo

professionale artistico e occupazionale. Giovani salernitani e campani che

andrebbero altrove o resterebbero frustrati senza lavoro al termine dei loro

studi, magari occupati in qualche matrimonio di paese o festa popolare,

possono invece lavorare in teatro, con un grande maestro come Daniel

Oren, impegnati in titoli importanti e con grandi cast. E il Verdi di Salerno si

fa conoscere in Francia, in Spagna , in Austria, l'anno prossimo in Cina. E'

un risultato  che ci rende  orgogliosi e  che  intendiamo incentivare, perchè

questa  è la  strada  giusta."

 

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                 il maestro Daniel Oren  e  il  Sindaco di Salerno, Vincenzo De  Luca