AIUTO: C'E' l'OPERA IN TV!!! |
Sabato 08 Marzo 2014 21:43 |
Dopo anni di progressivo imbarbarimento in cui abbiamo assistito al declino della materia culturale (e direi cerebrale) della popolazione italiana , siamo arrivati ora a un particolarissimo decentramento dell'Opera in televisione : 1. presso pubblicità e trailers (a commento di materiali del tutto improbabili come panni stesi, detersivi, liquori, automobili), 2. programmi canori adibiti a sfruttare indegnamente il mondo dell'infanzia (bambini tenori, bambine finto-sensualeggianti che cantano Mina, ec.) 3. comici alle prese con parodìe del canto lirico (vedi Crozza e Brignano nel suo recente “Il meglio d'Italia”) 4. Talent shows (come X Factor et similia) in cui fa capolino l'Opera quasi sempre portando a commozione la giuria e il pubblico. A chi fa paura l'Opera ? Me lo sono sempre chiesto: probabilmente a chi la reputa troppo "impegnativa" . Forse fa paura la Bellezza, in un'epoca che si pasce di orrori e che sguazza tra le notizie più ripugnanti. Forse l'Opera sconvolge il disegno di taluni manipolatori esterni che vorrebbero la schiatta umana rimbecillita e lobotomizzata dalla LORO Tv. Si dice che l'Opera sia pesante e duri troppo per la televisione: non sono forse pesanti i programmi dedicati ai morti ammazzati, alle beghe dei politici, alle scempiaggini piagnucolose del cosiddetto "sociale"? Carmelo Bene gridava da Canale5 al Costanzo Show "Alla larga dal sociale!!!!". Quanto aveva ragione. Eppure l'Opera in Tv la puoi fare in 4 minuti...
Nel caso delle pubblicità operistiche siamo di fronte al bieco sfruttamento della melodia ai fini di vendere un prodotto: è una bella colonna sonora, fa chic, dà lustro all'oggetto. Persino quando si lavano i pavimenti con l'Habanera di Bizet , stile casalinghe disperate o quando Placido Domingo in persona si mise a correre per cucinare la pasta Barilla , in frack ,cantando “Di quella pira” : a quel punto tutti si resero conto il processo era irreversibile .
Nel secondo caso abbiamo invece il cinico e ignobile sfruttamento dei bambini, costretti a cantare con voci fasulle finto-impostate (non so da quali osceni maestri) le canzoni di Mina e Mia Martini, se non addirittura “Nessun dorma” , esprimendo concetti che un bambino non è né tenuto a conoscere né tantomeno a sviscerare cantando. Quel tipo di trasmissione è davvero uno scandalo: io proporrei il carcere per i genitori e l'allontanamento dagli schermi delle conduttrici, che farebbero meglio a spiattellare fettuccine e intingoli insultando i cuochi e imbrattando d'olio i propri decolletés. Sagre vicine ai limiti della pedopornografìa , in cui bimbe di 5 o 7 anni si presentano sculettanti in minigonna imitando le dive del pop , leopardate e discinte, peggio che in un bordello per devìati e maniaci.
L'Opera è un genere italiano d'eccellenza, è una Grande Bellezza vera , e i comici lo sanno: Crozza esibisce la sua bellissima voce in svariate parodìe e bisogna dire con inusitata bravura, lo stesso Enrico Brignano, pur con diversa e più accidentata vocalità, ha voluto inserire un ampio sketch dedicato all'Opera lirica nel suo show su RaiUno “Il meglio d'Italia” per il quale ho personalmente offerto la mia consulenza, proponendo di invitare per duettare con lui una bella e bravissima artista, il soprano Laura Giordano. Nelle riunioni con lo stesso Brignano e il suo staff di autori, mi era stato posto di fronte il solito luogo comune delle cantanti obese o comunque extra-large attive nel mondo del melodramma, mi affrettai a proporre invece la verità dei fatti: l'Opera , soprattutto oggi, è un mondo popolato da cantanti di bell'aspetto, gradevoli alla vista e all'ascolto per via delle maggiori esigenze registiche e musicali. Per smentire questo falso cliché bastava ascoltare con quanta disinvolta bravura Laura Giordano ha affrontato una versione “televisiva” di Traviata (opera per lei nuova e mai eseguita prima) e un comicissimo duetto di “Sì vendetta” dal Rigoletto in coppia con un folle Brignano, che ha applicato alla lettera il precetto del grande Tito Gobbi “Conta il personaggio...se poi c'è la voce...tanto meglio”.
Quanto ai Talent shows...dipende dai talenti, a volte si hanno clamorose sorprese, altre volte delle esibizioni paurose come quella che propongo in conclusione di tutto il pistolotto...
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