A VERONA L'OPERA E' LA GRANDE BELLEZZA |
Sabato 27 Settembre 2014 18:00 |
Affermare che l'Opera sia una “grande bellezza” , riprendendo il titolo di un film che ha regalato l'Oscar ai suoi autori, può sembrare oggi un pericoloso azzardo. Oggi che l'Opera sta conoscendo in Italia il suo momento più basso in termini di popolarità e soprattutto di sovvenzioni da parte dei governanti. Ma è proprio questo invece il momento di affermare con forza e con determinazione che l'Opera E' , affermativo!, la Grande Bellezza.
L'Opera è il nostro miglior prodotto di esportazione, è il pretesto per parlare e conoscere la lingua italiana. L'Opera divulga la melodia e la fantasia inventiva italiana, divulga il sentimento e le forti passioni attraverso le sue arie i suoi duetti i suoi concertati; l'Opera canta l'amore e la morte, la gelosia e , se non temessi di sembrare Marzullo, aggiungerei che l'Opera fa sognare e probabilmente riesce persino, almeno per lo spazio della sua durata, a trasformare in sogno una realtà che le contingenze terrene tendono a trasformare in incubo.
José Cura
A Verona, il 25 settembre, per volontà di un produttore temerario e di un folto gruppo di artisti che si sono riuniti sul palcoscenico più prestigioso e più grande del mondo, si è realizzato un piccolo miracolo: un programma interamente dedicato all'Opera Lirica, vale a dire senza un'oncia nemmeno di quel genere “cross-over” che sembra ormai una conditio sine qua non , per non dire una condanna o un pegno da pagare, per qualsivoglia tipo di spettacolo.
Così, Maria Guleghina, José Cura e Carlo Guelfi, con l'orchestra Filarmonica Toscanini diretti da Massimo Zanetti, ben quattro Cori diversi (il Coro del Regio di Parma, il Coro di Modena e Reggio Emilia, il Coro dell'Università degli Studi di Perugia), i bambini cantori Adamus capitanati dal maestro Tonini, il corpo di ballo Modulo Project, le straordinarie comparse dell'Arena di Verona radunate da Simonetta Andreata, la Banda dell'Arma dei Carabinieri a coronare il tutto, hanno dato vita a uno spettacolo dominato dalle musiche di Verdi, Puccini, Giordano, Leoncavallo,spaziando da Nabucco a Traviata, Otello, Macbeth, Andrea Chénier, Pagliacci, con tanto di Inno di Mameli al termine a significare che l'Opera , nata in Italia, è un nostro tesoro inestimabile.
Devo dire un grande GRAZIE, di cuore, a TUTTI gli artisti che hanno partecipato a questo evento, ai Solisti di Canto, al Maestro Zanetti, alla splendida Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, ai Cori riuniti e soprattutto ai ragazzi delle Università , molti dei quali hanno passato le vacanze a prepararsi adeguatamente, ai bambini cantori e alle comparse eccezionali dell'Arena di Verona, al corpo di ballo di Laccio e Shake, impareggiabili, e ai ragazzi del mio staff, soprattutto i fin troppo pazienti Alex e Ismael della Mad About Video.
Tutto ciò avviene mentre grandi direttori d'orchestra abbandonano la plancia delle loro navi nel momento della burrasca e mentre nelle Fondazioni liriche si piange sulle rovine dei deficit creatisi negli ultimi decenni di 'allegra' gestione, con governi di ogni parte politica impegnati a tagliare i fondi per la Cultura in nome di non si sa quale stolto principio. Posso solo augurarmi che questo orribile andazzo cambi direzione: io ce la metto tutta e vedo che tanti la pensano come me...FORZA e CORAGGIO.
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