AIDA a TAORMINA: ALESSANDRA CAPICI, soprano
Venerdì 24 Luglio 2015 17:11

                                  Alessandra_Cpici_Teatro_delle_Muse

 

Alessandra  Capici, soprano, prossima  protagonista  di  Aida  al  festival  Taormina

Opera  Stars  il 20  agosto. Quando la  ascoltai a  Roma, lo scorso autunno durante la 

sua  audizione, pensai immediatamente :"Ecco  Aida! ". Non era  solo  per la bellissima

voce lirica, dotata di suoni brillanti e robusti  di una innata dolcezza, ma 

anche  per  il  volto  e  l'atteggiamento scenico, da  vera  "maschera  teatrale". Quei volti

luminosi  che  prendono ancor  meglio la  luce  e quindi  passano,  vanno oltre il  palco e

si proiettano  verso  il  pubblico.

 

                                                      Alessandra_Cpici_Butterfly

 

Alessandra, prova  a  dire  in due  battute  come  hai deciso  un giorno  di  fare  la 

cantante  lirica?

 

Caspita due battute sono veramente poche, spero che siano almeno da

dodici/ottavi , così posso dire qualcosa in più. A parte gli scherzi, è stato un

percorso piuttosto naturale. Ho sempre cantato fin da piccola, ho studiato per otto

anni pianoforte e mi dilettavo anche con la chitarra. Un giorno ho sentito cantare

un soprano in chiesa e ho detto ai miei genitori “da grande farò la cantante”.

Mi hanno assecondato e così il gioco dell’infanzia si è trasformato in studio.

   

 

 

 Cosa  conta  di più per  svolgere  questa  difficile attività  artistica? 

 

I fattori sono talmente tanti che sarebbe riduttivo fare un elenco. Penso comunque

che cantanti si nasca e non si diventi. A parte la totale abnegazione e i sacrifici che

si devono compiere per potersi presentare sempre al meglio, alla fine conta ciò che

riesci a trasmettere al pubblico. Il pathos che si crea, le emozioni che riesci a

suscitare non si imparano da nessuna parte. Devi averle già dentro di te. Poi certo,

l’esperienza con il tempo ti suggerisce espedienti preziosi per poter rimanere in

equilibrio tra il fare e lo strafare, tra il prevedibile e l’imprevedibile. Ecco forse la

frase che riassume più di tutte ciò che conta per fare la cantante: rimanere

costantemente in equilibrio!

 

 

 

Oscar  Wilde scrisse : "Il  talento non si perdona".  Sei  d'accordo con  questa 

affermazione?

 

Mamma mia com’è pericoloso rispondere. E’ un po’come quando gli automobilisti

non vedono di buon grado i pedoni che attraversano la strada e viceversa.

Forse il talento (o genio) non si perdona ma mi schiero dalla parte degli artisti e

rispondo citando Michelangelo Buonarroti:- “Se tu sapessi quanto lavoro ci ho

messo, non mi chiameresti talento.”

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Come  regista  dell'Aida  che canterai  al  Teatro  Antico,  ho  impostato  questa  nuova 

produzione  come  "un ' Aida  al Museo  Egizio" : una  figura  esoterica, quella

che  vediamo effigiata  in  locandina, rievocherà  all'interno di  questo museo  la  vicenda 

di  Aida, farà  muovere i geroglifici,  animerà  le  mummie,  ci saranno dei  turisti  in

scena  curiosi  di assistere a  questo  rito, in un gioco molto moderno di luci e  proiezioni. 

Sei  pronta  per  questo cimento?  Cosa  ne  pensi?

 

Sono prontissima e l’idea mi piace. Ne abbiamo parlato tempo addietro    e mi

sembra una lettura originale che mantiene comunque intatte le peculiarità dei

personaggi e dell’intera opera. Sarà sicuramente fantastico riportare in vita una

storia d’amore e di passione che è quasi persa sotto la polvere di un museo. Non

sono forse anche le nostre storie personali vogliose di essere riscoperte

quotidianamente? Un personaggio è come un burattino senza vita a cui bisogna

soffiare dentro un’anima. Quando interpreto un ruolo questo si arricchisce suo

malgrado anche delle mie esperienze personali e ciò trasmette una carica

emozionale molto forte. Dovrò solo limare le mie caratteristiche per far emergere il

personaggio esoterico che mi è richiesto.

 

Qual  è  secondo  te  la  ricetta  per aiutare  l'Opera   soprattutto in Italia?

 

Ritengo che occorra assolutamente nuova linfa vitale in tutti i settori del teatro

d’opera e un po’ di sano campanilismo. Purtroppo invece c’è il solito circuito ormai

chiuso e ben consolidato, che propone quel cast in quel teatro per fare un favore a

qualcuno o perché c’è tal agenzia da soddisfare, ma non è così che può funzionare.

Il tracollo finanziario di alcuni teatri Italiani dovrebbe ormai portarci ad una

auspicata inversione di rotta.

Mettendomi ora dalla parte del pubblico, da Italiana e da mamma mi sento di dire

questo:- Portiamo i nostri figli a teatro. Qualsiasi genere di spettacolo che possa

suscitare in loro una aspettativa di tipo emozionale. Non sarà solo cultura per i

nostri ragazzi ma anche percezione del bello e rispetto per gli altri. Il teatro d’opera

ne guadagnerebbe finalmente dalle fondamenta.

 

Quali  sono le  tue aspirazioni  per  il  futuro?

 

La mia aspirazione è di fare sempre tutto al meglio delle mie possibilità. Ho un

dono che mi è stato dato e non mi va di sprecarlo. Aspiro a questo... a sentirmi dire

che ho emozionato, che ho lasciato un segno seppur piccolo. Aspiro a fare della

mia arte una grande arte.

 

La vita della  cantante sacrifica  la  famiglia.  Come riesci a  conciliare  questi   due 

aspetti  della  vita?

 

Fortunatamente mio marito è musicista e conosce perfettamente quali sono le

esigenze e i sacrifici che si devono fare. Quando i bambini erano più piccoli ero più

in difficoltà ma anche ora cerco di non darlo a vedere. Ricordo che dopo essere

stata via per un mese, mia figlia che aveva appena tre anni mi è venuta a prendere

col papà alla stazione. Mi si è avvinghiata al collo ed è rimasta in braccio per tre ore

filate senza mai guardarmi negli occhi. E’ stato terribile. Ora sono cresciuti e le

emozioni da parte loro sono diverse. In ogni caso avere al mio fianco un marito con

cui condividere la stessa passione per la musica e lo stesso amore per la famiglia

mi rende una mamma fortissima.

 

Ti  piace  la  formula  adottata  dal  Taormina  Opera  Stars, alla  sua  prima 

edizione?

 

Sì mi piace e percepisco tanta energia e grande entusiasmo. E’ tutto molto

propositivo e questo non può far che bene ad un nuovo festival. Sicuramente sarà

un successo.

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