SIGNORI, IN CARROZZA! A COLLOQUIO con DAVIDE LIVERMORE |
Martedì 28 Luglio 2020 22:23 |
Davide Livermore, Direttore del TEATRO STABILE DI GENOVA Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo. Mentre il governo vara la proroga al 15 ottobre dello stato di emergenza sanitaria, fatto che -come abbiamo visto- colpisce in modo durissimo Turismo e Spettacolo, il Teatro Nazionale di Genova con il suo nuovo Direttore, Davide Livermore, inventa nuovi spazi teatrali, nuove soluzioni per rilanciare un settore che non si dà per vinto. Lo aveva già annunciato il 4 maggio scorso , pensando a uno spettacolo che aveva effettuato a Valencia. L’operina di Mozart “Bastiano e Bastiana” , fatta girare per le piazze su un camion, come facevano Leo Nucci e sua moglie Adriana in gioventù. Perché “Bastiano e Bastiana” di Mozart?
“E’ un’operina nata nel 1768 per il teatro all’aperto del celebre professor Mesmer, l’inventore del magnetismo terapeutico. Mozart scrisse questo divertente Singspiel composto da recitativi parlati e ariette, nello stile delle operette che l’autore bambino aveva molto apprezzato durante il precedente viaggio a Parigi. E’ una trama in cui scienza e alchimia si guardano , con la figura dello stregone Colas (che ha due arie molto carine) .
Temi che vengono trattati anche nel recente Tuo libro “Mozart e il violino di Lucifero”…
“Sì è vero. Io amo molto questo lavoro scritto da un bambino di 12 anni, tutto candore e purezza ma solo in apparenza, perché poi è anche divertente e sporcaccione. Noi siamo partiti dalla traduzione del testo originale, il libretto di Friedrich Wilhelm Weiskern, e su quello ci siamo innestati per creare un carrozzone, tipo “Parnassus” il film di Terry Gilliam, l’uomo che voleva ingannare il diavolo. Le scene sono dei Fratelli Galliari, ovviamente ridipinte e riproposte in una veste nuova.”
Tutto ciò montato sopra un camion…
“Sì esatto, un camion che si apre e diventa uno scrigno magico. Faremo un’altra ventina di spettacoli di prosa oltre a Mozart, Laura Marinoni che fa Gilda, Lella Costa che fa la Vedova di Socrate (l’unica autorizzata da Franca Valeri a fare il suo testo), Elisabetta Pozzi in “Elena,memorie di una donna”, tanti artisti anche giovani genovesi…un lavoro che in questa Italia bloccata non fa nessuno. Portiamo un carrozzone magico in tutte le piazze di Genova e della Liguria.”
Come fate con i vari protocolli ?
“ Intanto sono spettacoli gratuiti, per tutti. Si entra con prenotazione, naturalmente e si rispettano ovviamente i famosi protocolli. Io avevo inventato questa cosa quando lavoravo a Valencia ma lì il teatro non parlava alla città. Helga Schmidt aveva fatto cose meravigliose , ma non era capace di coinvolgere la città perché Valencia ha una grande passione teatrale ma non una tradizione. Per esempio i tassisti non sapevano cosa voleva dire fare Opera o andare all’Opera.Nel “Gato Montès” io organizzai la prova generale solo aperta ai tassisti, appositamente: entrarono in teatro in 750 con signora, tutti muniti della loro regolare licenza. Così abbiamo venduto il 60% di biglietti in più.”
Quindi in Spagna la situazione non è così rosea per l’Opera?
“No, assolutamente. L’Opera è conosciuta da una élite ma non dal popolo.Io ho fatto conoscere il “Bastiano e Bastiana” di Mozart a 60.000 persone a Valencia. Ho comprato a 3500Euro la produzione, montata poi sul camion e ora la facciamo Genova. Era semidistrutta, l’abbiamo ristrutturata, rinfrescata, e pensare che dopo 60 recite in Spagna era destinata al macero. Dai, ti aspetto sul camion! “
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