Trionfo italiano al MET e nasce la GIORDANI FOUNDATION |
Domenica 09 Maggio 2010 18:15 |
Tosca, Met NY 2010
Avevamo già parlato di questa nuova produzione di Tosca al Metropolitan di New York, che viene a sostituire lo storico splendido allestimento di Zeffirelli. Una seconda recita, l'8 maggio, ci dà la possibilità di ammirare la bravura della coppia , Daniela Dessì e Marcello Giordani, gli unici ad aver tenuto alta l'italica bandiera a fronte di un allestimento (Luc Bondy) che definire oltraggioso è forse il minimo. Anche stavolta, come nelle recite precedenti, il baritono ha abbracciato la statua della Madonna al termine del I atto, nel tentativo di baciarla con lascivo trasporto; ancora una volta tre entraineuses hanno sbaciucchiato il Capo della Polizia all'inizio del II atto, simulando poi una fellatio che più finta non si poteva (con i pantaloni abbottonati!) e ancora una volta Scarpia si è messo a ballare cantando "....e strimpellan gavotte"...facendoci chiedere disperatamente.. "Perché?". Ovviamente il pubblico ha sghignazzato durante il duetto del I atto, tanto da farci pensare che stavamo assistendo non alla Tosca di Puccini ma al Barbiere di Rossini. Per fortuna che sul palcoscenico la parte italiana del cast ha fatto valere i propri diritti e direi anche la propria dignità artistica. Daniela Dessì si è confermata primadonna di razza e di temperamento, con un ottimo controllo vocale soprattutto nel delicato lirismo di tante frasi, compresa l'aria del II atto e il duetto del III. Daniela Dessì, Tosca al Met, 2010 Al suo fianco il collaudatissimo Mario di Marcello Giordani, sicuro in ogni passaggio e come sempre svettante nel registro alto, la sua arma vincente.Marcello Giordani, Mario al Met, 2010 Il tenore siciliano è stato sottoposto in questi giorni a un vero e proprio tour de force, essendosi occupato tra una recita e l'altra di Tosca della sua neonata Fondazione (Marcello Giordani Foundation), un progetto a cui teneva moltissimo e che ha visto la luce proprio il 7 maggio scorso,presso l'Athletic Club di New York. La Fondazione ha lo scopo di aiutare giovani talenti, di tutto il mondo, ad entrare nel mondo dell'Opera, studiando, perfezionandosi, debuttando infine, con un occhio di riguardo per il mercato americano che Giordani conosce benissimo, avendo svolto fin dai suoi primi anni di carriera una gavetta tutta americana. Nel corso della cerimonia si sono esibiti alcuni valenti giovani, tra cui il bravissimo basso Dario Russo, il mezzosoprano Heather Gallagher, il soprano Daniela Pedi, il baritono Steven La Brie, il soprano Robin Lamp, il soprano Sabina Kim, nonché lo stesso Giordani in "Tu ca nun chiagne" e "Nessun dorma", ottenendo un vera ovazione. Madrina il soprano Aprile Millo, che si è collegata in diretta con Milano , presentando al pubblico la grande Magda Olivero, apparsa in video come una straordinaria icona dell'Opera. La Olivero ha lasciato una traccia indelebile negli Usa, dopo lo storico debutto al Met nel 1975 in Tosca, mai più dimenticato. Oggi, compiuti i 100 anni, lucidissima e pervasa da una verve incontenibile, ha ricordato quell'evento, ha salutato gli amici americani e ha persino eseguito all'impronta il Monologo di Fedra dall'Adriana Lecouvreur, lasciando sbigottiti e commossi gli astanti. Presenti in sala Bob Lombardo, il più grande agente di New York, la leggendaria Eve Queler, per tanti anni a capo degli eventi operistici alla Carnegie Hall,Barry Tucker, figlio del tenore Richrd Tucker e Presidente dell'omonima Fondazione, importanti critici americani e vari addetti ai lavori. |