OPEROPOLI...dibattito in corso
Domenica 16 Maggio 2010 10:14

boum10

arena_verona

 


Riporto una discussione  avvenuta  su Operaclick, forum  tra i  più  attivi  e  prestigiosi in campo operistico.Il nick Clausolavera è  riferito  a un sindacalista , molto addentro  alle  questioni  ultime  riguardanti  il decreto  ministeriale  contestato  e la  situazione delle Fondazioni in generale. In neretto  le  mie  risposte  , le  mie perplessità....

 

Clausolavera scrive:

"Dal 2002 ad oggi è stato ottemperato un taglio al sistema che si apprezza attorno all'80% ...di cui la grossa fetta del 45% dai bienni 2008/09 , 2009/10 che ha portato al collasso di TUTTO il sistema musica creando deficit ad andamento esponenziale e riducendo gli investimenti del comparto pari allo 0,8 del PIL in Europa meno della Romania."

Il collasso non è causato dai tagli e i deficit non nascono come per incanto dal 2002 in poi, questa è pura fantasia. Già nel 2002 si era in piena "ERA del DEFICIT" e sull'orlo del collasso, esattamente come oggi e , in taluni casi, persino di più. Le gestioni "a deficit" risalgono ad almeno una ventina d'anni (per essere buoni). I tagli hanno caso mai "interrotto" le emorragìe di danaro, buttato dalla finestra per pagare allestimenti mostruosi (e per "mostruoso" non intendo brutti, perché alcuni potranno essere stati anche belli, ma COSTOSI oltremodo: prebende ai titolari di ditte private, fatture gonfiate a dismisura, costruzioni od oggetti commissionati a ditte di amici, SPRECHI....oltre ai famosi soldi sottobanco agli artisti, le TANGENTI, o sottobanco ai direttori artistici e sovrintendenti....le ospitate di intere settimane a giornalisti compiacenti, in vacanza-premio con i loro amanti sulle coste assolate del Bel Paese... 8) ).
CIO' DETTO sono perfettamente d'accordo (e l'ho sempre affermato) che i "tagli alla Cultura" sono uno scandalo, una vergogna, ec. ma va stabilita la differenza tra CULTURA e SPRECO!


Clausolavera scrive:

In compenso la Casta finora non ha fatto altro che fare il giochetto dei 3 assi...scaricando un giorno le colpe addosso alle sovrintendenze "antipatiche" , l'altro ai sindacati delle maestranze... ai cartelloni...IL TIRO AL PICCIONE , tipico atteggiamento di chi non sa piu' che pesci prendere.

Caro Clausolavera, ma tu credi davvero che la "Casta" (termine un pò troppo generalizzante...diciamolo: chi sono? Dove sono? A quale partito appartengono? Sono TUTTI o QUALCUNO) si interessi così tanto all'Opera, ai Teatri??? Io non credo proprio. La casta è per sua definizione ignorante e guarda ai piatti ricchi, ai generi che portano voti (caso mai al Calcio o alla Televisione, che raccolgono le masse) e che smuovono ingenti capitali. L'Opera cosa smuove? Capitali di minor portata che, in ogni caso, si mangia avidamente, ghiotta com'è di lussi ed extra-lussi (provate a chiedere quanto costa UN solo costume operistico, quando richiede un pò di pelliccia- RIGOROSAMENTE VERA- o qualche orpello decorativo....e poi moltiplicate questa cifra per il numero di costumi necessari, tra comparse, coristi e solisti!).


Clausolavera chiude così:

Adesso queste malefatte vorrebbero farle pagare ai lavoratori, ai precari o addirittura alle istituzioni stesse minacciando di chiudere uno o piu' teatri.Comunque pare già che circa sessanta deputati hanno sottoscritto un’interpellanza bipartisan per chiedere al presidente del Consiglio di ritirare la bozza di decreto.

...e oggi è persino finito l'idillo Bondi- Scala con la dichiarazione di sciopero ad oltranza.

....lo dici tu: si chiede di ritirare la bozza di decreto per non portare alla chiusura i teatri e mettere in cassa integrazione i lavoratori degli stessi. Non c'è da avere paura, quindi...i teatri italiani, deficit o no, saranno salvati dal solo , UNICO, VERO Teatro che esiste in Italia: la Scala di Milano. Ringraziamola, "invece di fischiare a ogni Prima"!!!!!
Mi permetto solo di aggiungere che non si curano le malattie "sedando" il malato per farlo dormire, ma estirpando il male alla radice: questo fa un buon medico. Il medico pietoso fa la piaga purulenta.


Clausolavera  replica:


Davvero siamo sulla stessa barca?
E allora perchè invece di sostenere i musicisti TU gli dai addosso?
(...) ..tu invece sembri fin troppo dalla parte della premiata ditta Sovrintendenti/Direttori Artistici & C. quelli che entrano escono e rientrano a loro piacimento nei teatri grazie agli agganci e quan'altro....quelli che decidono i cartelloni , i preventivi e come vanno spesi i soldi.

???? A questo punto mi è chiara una cosa: O io scrivo in turco e parlo in thailandese, O tu hai le traveggole!!! :D Mai parlato contro un musicista, mai difeso un Sovrintendente o un Direttore artistico. Ma cavolo!!!??




La crisi economica dei teatri è dovuta prima di tutto ai Tagli che sono stati apportati in maniera rozza e strumentale in tutti questi anni. (...) I lavoratori cosa c'entrano con le scelte circa le regie? Secondo te chi suona in orchestra è l'artefice delle tangenti e del malaffare? Sono loro che decidono i cartelloni? Non farmi ridere dai...magari fosse così....te lo farei vedere io in quanto sparisce tutto questo circo di incapaci!


Come fa un TAGLIO a produrre DEFICIT? Anche qui mi sembra di parlare in turco, ma dato che io non parlo né scrivo in "sindacalese" ma cerco di ragionare ed esprimermi con la semplicità e la chiarezza del cretino qualunque (con tutto il rispetto per i cretini), non vedo come si possa affermare che qualcosa che viene tolto possa produrre un qualcosa che va in rosso sul bilancio?? Ciò avviene SOLO NEL CASO CHE SI PRODUCANO SPESE SUPERIORI AL BUDGET. Sapevi, caro Clausolavera, che in Germania un direttore artistico che soltanto in sede di proposta di cartellone vada OLTRE il budget viene ipso facto rimosso? In Italia non vi sarebbe più UN solo direttore artistico al proprio posto...forse.
Poi. DOVE MAI HO SCRITTO o DETTO che chi suna in orchestra o lavora in Teatro sia l'artefice del deficit? Ho sostenuto, invece, una cosa ovvia e che andrà rimediata al più presto: e cioé che gli organici attuali, nel loro totale, sono smisurati per la qualità e la quantità di spettacoli prodotti! Allora: se si vuole continuare a tenere in teatro 800 o 1000 dipendenti SI PRODUCANO DI CONSEGUENZA SPETTACOLI DEGNI DI AVERE SIMILI QUOTE, COME SI FACEVA UN TEMPO. IL che NON VUOL DIRE prendersela con i lavoratori (questo è puro sindacalese) , ma prendersela con chi amministra i teatri. Sono stato più chiaro?



...in un paese normale un giornalista competente come te avrebbe indagato su uno scandalo del genere. Capisco pero' che l'argomento scotta, si rischia grosso a parlarne e i tempi non sono ancora maturi...


Ma figurati! Lo dici proprio a me??? Da quando è iniziata la Barcaccia non credo di aver fatto altro! Nomi e cognomi compresi. Stai dimenticando parecchie cose, pensa a chi invece ha sempre taciuto...


La Scala è l'UNICO VERO Teatro che esiste in Italia ? Parere tuo, come quello di chi chi tifa Milan ! Secondo me al di là dell'indubbio valore e prestigio dell'istituzione è proprio da lì che parte l'inefficienza.


INTENDEVO DIRE (si vede che davvero scrivo in turco!? :shock: ) che è l'UNICO TEATRO VERO CHE ESISTE PER IL GOVERNO IN ITALIA, l'unico teatro riconosciuto prestigioso come tale e quindi degno di sovvenzioni straordinarie. Questo intendevo. Lo so benissimo che la qualità e la stessa quantità non corrispondono a questa fama!!!!


Vorrei che leggeste attentamente questo scritto firmato sulla mia pagina Facebook dal maestro Paolo Olmi, uno dei  più  importanti  direttori d'orchestra  italiani attualmente direttore stabile  presso  il  teatro di Nancy, in Francia....penso sia abbastanza istruttivo.olmi

Paolo Olmi
Prima di tutto una parola sugli stipendi dei musicisti che suonano e cantano nei teatri italiani.Sono assolutamente troppo bassi per garantire un lavoro svolto con impegno e dignita'.
Nel mio teatro di Nancy, senza indenniita' e ammennicoli, si entra come strumentista di fila con circa 2400 euro,in una citta' poco cara e benissimo organizzata come ... Mostra tuttotrasporti.il teatro aiuta tutti a trovare casa.La stessa cosa vale per noi direttori e solisti, soprattutto italiani.da 10 anni ci hanno tagliato i cachet e ci hanno costretto a emigrare all'estero
mentre in italia una pletora di artisti slavi che a Nancy hanno un cachet di 4000 euro ne prendono 10.000 per dirigere la loro prima opera a Bologna o per fare i direttori musicali in altre orchestra.
Anche noi non siamo stati difesi da nessuno.
Da ultimo la burocrazia dei teatri è cosi complicata che il reparto amministrativi organizzativo,ufficio stampa e marketing è sovradimensionato e succhia troppa parte delle risorse-sovrintendenti e direttori artistici non sono stati capaci negli ultimi anni di svolgere il loro ruolo:non sono stati capaci di negoziare soluzioni realistiche con i sindacati per paura di perdere i loro lauti stipendi.i direttori artistici non sono piu' capaci di scegliere e difendere un cast e lasciano questo compito alle agenzie che fanno il bello e cattivo tempo:non si capisce ad esempio come una cantante attempata conme la Casolla,che una voce che balla tremendamente e una presenza che ricorda la Nonna di Amneris, continui a cantare questo ruolo a Roma ad'una eta in cui in genere si sta con i nipotini-
Ancora,pensare che si possa insegnare in Conservatorio senza avere pratica di orchestra è da irresponsabili:si distruggeranno anche le nostre gloriose scuole-
Suonare con le sale vuote come avviene all Opera di Roma e umiliante, ma contro i responsabili di questa inspiegabile situazione, che esiste da 20 anni, sono mai stati sollecitati dai musicisti, dalla politica e dal pubblico a darsi una mossa?la ricetta e' molto semplice:prezzi troppo alti, nessuna attivita' di promozione, 15 anni di titoli cervellotici-
Adesso tutti questi errori ce li stanno facendo pagare cari.
Sono d'accordo con Stinchelli, i primi antagonisti sono (quasi tutti) i Sovrintendenti e i Direttori Artistici.