Tutino (a destra) con il suo principale mentore, Sergio Cofferati.
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" Ahi TUTIN, di quanto mal fu matre...." si potrebbe dire parafrasando il XIX Canto dell'Inferno di Dante.
Balzato agli onori della cronaca per l'occupazione del Teatro Comunale di Bologna, il sovrintendente Tutino è nell'occhio del ciclone. Nelle sue interviste si proclama innocente e capro espiatorio ma per la maggior parte degli addetti ai lavori è proprio lui a rappresentare un compendio abbastanza completo delle magagne, degli impicci e degli imbrogli che stanno dietro la poltrona di un sovrintendente.
Un nostro solerte e prezioso collaboratore, mosso da un vecchio e saggio proverbio siciliano, “cu mancia fa muddichi” (chi mangia lascia le briciole), ha voluto “curiosare” sull’attività dirigenziale di Tutino. Ne sono uscite delle belle....ve le proponiamo.
Nel sito ufficiale del Nostro si legge che dal 1990 Marco Tutino inizia a ricoprire incarichi di responsabilità organizzativa e artistica nei Teatri Lirici italiani; dal ‘90 al ‘93 è consulente musicale del Teatro valli di Reggio Emilia, e tra le altre cose mette in scena la sua opera, Lupa. Dal ‘98 al 2002 è a Verona come consulente musicale e come “compositore residente”. Finalmente arriviamo a Torino dove dal 2002 al 2006 ricopre l’incarico di Direttore Artistico. Nel 2004 (dunque sotto la direzione artistica Tutino) viene allestito a Torino Il Cappello di paglia con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, che risulta inoltre essere tra i titolari della sartoria teatrale Tirelli dove verranno prodotti i nuovi costumi.Pizzi ovviamente ringrazia, mettendo in scena nel 2005, al teatro Lauro Rossi di Macerata, una nuova composizione di Tutino, Le bel indifferent. Rammento a chi non lo sapesse che Pizzi dal 2006 è anche Direttore Artistico dello “Sferisterio Opera Festival” da lui stesso ideato. E come sdebitarsi di una gentilezza simile? Semplice, altro contratto a Torino: Falstaff con regia, scene e costumi sempre affidati a Pizzi.
Nel frattempo Tutino si trasferisce a Bologna, e qui altro contratto consolidante a Pizzi, che prevede l’allestimento dello stesso Falstaff di Torino (regia, scene e costumi, occorre dirlo?)
http://www.tcbo.it/scheda_comunicati_stampa.asp?ID_COMUNICATO=122
Nel 2006, con Tutino ancora a Torino, vengono allestite due sue composizioni al Teatro Sociale di Rovigo, Dylan Dog e la Lupa (pagina 10 del file Rovigo teatro). Il direttore del teatro, Marcello Lippi (omonimo del CT azzurro) è anche Baritono. E infatti nell’anno successivo (2007) Marcello Lippi viene ingaggiato per il ruolo di Dulcamara nell’Elisir d’amore allestito a Torino. Sarà un caso?
Ma torniamo a Bologna. Pizzi dopo due allestimenti di Falstaff a lui affidati da Tutino, molto educatamente ricambia il favore, e quindi decide di mettere in scena un’altra nuova composizione sempre di Tutino e sempre a Macerata. Così nel luglio 2008 viene rappresentata la nuova opera di Tutino The Servant.
http://www.nonsolocinema.com/THE-SERVANT-ALLO-SFERISTERIO-OPERA_11328.html
Tutino ormai in difficoltà per tanta ammirazione e gentilezza da parte di Pizzi, qualche mese dopo lo invita ancora a Bologna per l’inaugurazione della stagione 2008. Pizzi firmerà regia, scene e costumi, in un primo momento affidate a Ronconi, di Der Vampyr. Per quest’ultima opera è stato realizzato un nuovo allestimento,costosissimo, in condizioni di deficit conclamato. Le necessità di bilancio avrebbero dovuto suggerire altre soluzioni.
Vengono poi le regie affidate a Lorenzo Mariani, direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo: una Bohème più volte riproposta nelle ultime stagioni, e il prossimo Edgar previsto per maggio/giugno. Mariani, molto educatamente, ricambia. Lo stesso Tutino tiene a informare l’opinione pubblica (corriere di Bologna 10/3/2010) che il prossimo anno una sua nuova opera, Senso, inaugurerà la stagione del teatro Massimo di Palermo… Infine il rapporto col direttore d’orchestra Nicola Luisotti, che ha già diretto in più occasioni coro e orchestra del Teatro Comunale, e da poco nominato direttore stabile al San Francisco Opera: ha diretto la Salome a Bologna inaugurando la stagione 2010 e, come da lui stesso dichiarato in una recente intervista americana “spera di poter commissionare una nuova opera al M° Tutino”.
Ne sentiamo tutti uno stringente bisogno!
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