DETASSARE l'ARENA DI VERONA:BRAVO ZEFFIRELLI!
Domenica 13 Giugno 2010 09:00

arena

L'Arena di Verona  è  il  più  grande  teatro  operistico del mondo e  come  tale, nel  2010, presenta  una stagione  composta  da  5  titoli  tra  i  più amati  e  rappresentativi del nostro patrimonio  artistico, con 48 recite   complessive , distribuite  tra  metà  giugno  e  fine  agosto.

Il bilancio  2009  si  è  chiuso con 500.000E  in  attivo, quasi un miracolo,  considerando  il  pauroso  buco  creato  dalle  precedenti  gestioni, al  limite  della  bancarotta.

Franco  Zeffirelli lancia il suo appello  "Detassare  l'Arena...chi  tiene  viva la fiaccola della cultura  deve  avere incentivi dalla Stato".  Ancora una volta il grande  regista  è  nel  giusto.

Dopo mesi  di polemiche e  manifestazioni  contro  il decreto-Bondi, con i teatri in agitazione  e  le  orchestre  in piazza, finalmente una proposta  concreta e  puntuale.

Non è infatti il decreto Bondi la  fonte  di  ogni  male, ma la  spaventosa  mala gestione  dei teatri e delle Fondazioni attuata  negli  ultimi  venti, trenta  o  più  anni, fatta di sperperi inauditi,svariate  produzioni  costose  e  orrende, tangenti  e  soldi al  nero  elargiti  un  pò  ovunque, contratti   e  fatture  gonfiate. Per  molti  operatori  del  settore   i  teatri  d'Opera  italiani  sono diventati  un pericoloso  "stipendificio"  e  in un  periodo di crisi  nera  ciò non può  essere, comunque. Sarà utile  iniziare  a compiere  un profondo atto di  coscienza e di revisione, su come  sono  stati gestiti  e da chi  i  teatri  e le  fondazioni italiane.

La  cultura  tuttavia  va  incentivata e  non penalizzata. La detassazione  delle Fondazioni  virtuose  è  un provvedimento  che  andrebbe  attuato  subito, senza nemmeno  pensarci  su  due volte.

Franco  Zeffirelli  mantiene il suo  spirito  battagliero e  ci  ricorda  che l'Arena di Verona  è  patrimonio  dell'umanità, così  come l'Opera, ed  è  un  bene anche e soprattutto  ITALIANO. In anni immediatamente precedenti, nonostante la  presenza  di Zeffirelli sia  stata  costante  e  assidua, abbiamo assistito  a un lento decadimento  di  questo  eccezionale arengo operistico. L'Opera  nasce  ed  è  grandiosa  nella  sua  stessa  essenza, perché  grandiose  sono  le  emozioni  che  produce, grandiose    e  magniloquenti le  arie  e  le  vicende  drammatiche  espresse, grandiose le  scene, i costumi. Zeffirelli  è  stato  per  anni, direi decenni, attaccato  per i  suoi  presunti  "eccessi"....e  cos'è  l'Opera  se  non  eccesso???

Con il  risultato  di aver  dovuto assistere, anche a  Verona, alle  terrificanti sperimentazioni , talvolta  puramente demenziali, di  registi  affatto amanti dell'Opera ma  piuttosto amanti di  sé  stessi  e  dei  loro fantasmi interiori. Così abbiamo  visto  un  gigantesco  pupazzo  (alto  tre  metri)  saltellare attorno  a  José  Cura  in Turandot  (simboleggiava  un circense  boia!), una  Traviata  con Mariella Devìa  truccata  da  Gian Burrasca,  un Nabucco  con Nucci totalmente struccato   a cavallo  d'un  pony   nucci_2  , quando  decenza  avrebbe richiesto quanto meno un solido maremmano!

Nello stesso Nabucco la  Guleghina  (Abigaille)  apparve  a  metà  strada  tra  Maga  Magò  e  Crudelia  Demon gulegina, mentre  in  un  altro  Nabucco, costosissimo  e  di  quasi impossibile  realizzazione  scenica  (tant'è  che  il progetto iniziale dovette  essere  dimezzato  quasi, nelle sue dimensioni  per  essere  posto in palcoscenico) , Coro, Solisti e  Comparse  dovettero  più  volte  danzare  la  macarena. Il Nabucco, a   quanto pare,  è  un'opera comica.

Risultato?  Pubblico  sempre  più  scarso  e disamorato,  introiti crollati  drasticamente, DEFICIT.

L'Arena  giunse  a  sfiorare  la  bancarotta.

Questa  è  la  stagione del  rilancio . Io mi  auguro  che spalti e platea  siano gremiti  ogni  sera.  Chi  non ha  mai  assistito  a uno spettacolo  in Arena  ha rinunciato  a  parte  delle grandi  sensazioni  che la  vita  riserva. Un grande  augurio  da  parte  mia al  grande  Franco  Zeffirelli, indomito  alfiere  e  ultimo  rappresentante  d'un 'epoca in cui l'Opera  si amava  per la  sua  forza, la  sua  bellezza, la  sua  magìa.

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 Zeffirelli:
«Niente tasse per l'Arena»

Presentato l'88° festival areniano, che inizia venerdì prossimo con la Turandot e sarà interamente dedicato a Franco Zeffirelli, che firma la regia e le scene delle cinque opere (oltre a Turandot, Aida, Madama Butterfly, Carmen e Trovatore."

  L’88° Festival lirico dell’Arena sarà interamente a firma Franco Zeffirelli. «Regista icona della lirica» come lo ha definito il sovrintendente della Fondazione Arena Francesco Girondini, Zeffirelli firma regia e scene delle cinque opere, che si alterneranno per 48 recite dal 18 giugno al 29 agosto. La stagione è stata presentata oggi dal sindaco Flavio Tosi, dal direttore artistico Umberto Fanni, dal presidente della Provincia Giovanni Miozzi, dall’assessore alla cultura del Comune Erminia Perbellini. La prima sarà venerdì 18 giugno con Turandot di Puccini, in un nuovo allestimento di Zeffirelli ed con i costumi del Premio Oscar Emi Wada. Fra gli interpreti principali Maria Guleghina (Turandot), Tamar Iveri (Liù), Marco Berti (Calaf) e Carlo Cigni (Timur). I complessi artistici areniani sono diretti da Giuliano Carella, che ha sottolineato come «per un veronese come me aprire il Festival areniano è il punto più alto della carriera». Il secondo titolo della stagione sarà Aida di Verdi, in scena il 19 giugno, con Daniel Oren sul podio, regia e scene di Zeffirelli, costumi di Anna Anni. Interpreti principali: Amarilli Nizza (Aida), Piero Giuliacci (Radamès), Dolora Zajick (Amneris), Ambrogio Maestri (Amonasro). La terza opera, Madama Butterfly di Puccini, debutterà il 26 giugno, sotto la direzione di Antonio Pirolli, con regia e scene di Zeffirelli e costumi di Wada. Interpreti principali: Hui He (Cio-Cio-San), Carlo Ventre (F.B.Pinkerton), Gabriele Viviani (Sharpless) Seguirà Carmen di Georges Bizet, sul podio Julian Kovatchev, con Anita Rachvelishvili (Carmen), Marcelo lvarez (Don Josè), Mark S. Doss (Escamillo), in scena il 10 luglio. L’ultima opera, il 7 agosto, sarà Il Trovatore di Giuseppe Verdi, diretto da Marco Armiliato con Marcelo Alvarez (Manrico), Sondra Radvanvosky (Leonora), Dmitri Hvorostovsky (Il Conte di Luna).

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«Se c’è una traccia di cultura da salvaguardare lo si deve all’opera, che qui è nata, e l’opera a Verona aiuta i sogni». Lo ha detto Franco Zeffirelli in occasione della presentazione dell’88° Festival areniano, a Verona. «L’Arena di Verona non dovrebbe pagare tasse! - ha aggiunto il regista -. In fondo il pubblico che partecipa alle opere spende dei soldi che dovrebbero essere reinvestiti nell’Arena. I politici dovrebbero stare lontani dai fatti d’arte». «Voglio ringraziare e dare atto - ha detto ancora - dell’ottimo lavoro di promozione fatto dal sindaco Tosi e dal sovrintendente Girondini che mantengono alta la visibilità dell’Arena e sempre viva la torcia della lirica». «Anche grazie a una serie di attività collaterali, come il Galà con Antonella Clerici, questa stagione - ha detto Tosi - parte sotto i migliori auspici, le prevendite vanno decisamente meglio dell’anno scorso». «Il gala del 6 giugno in diretta su Raiuno, organizzato con ArenaExtra, è stato un grande spot per il festival - ha aggiunto Girondini -. Mi auguro che, in questo momento di difficoltà economico, ne possa beneficiare tutto il mondo della lirica. Quest'anno ci saranno 48 serate e nel prossimo saranno 49 ed è un buon segnale».

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Una nota critica  di Daniela  Dessì  (soprano)DanielaDessUfficiale

Meno male che c'è Zeffirelli a ricordarci che l'Arena è patrimonio dell'umanità.... d'altra parte per quale motivo non dovrebbe farlo visto che è l'unico teatro al mondo che mette in scena 5 dei suoi spettacoli in una sola stagione... questo non è un eccesso???!!!


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Rispondo:

Mi sembra di aver ben espresso il mio pensiero riguardo l'ECCESSO.
L'Opera è ECCESSO, ed eccedente, nella sua più pura accezione. Nasce nell'eccesso presso le corti tardorinascimentali , trionfa negli eccessi barocchi, prosegue ad eccedere con Visconti, Zeffirelli, De Ana & C.
C'è però una differenza tra ECCESSO e SPERPERO, sostanziale.
Taluni allestimenti, che di BELLO non hanno nulla, sono puri SPERPERI. Daniela ne sa qualcosa, avendo partecipato suo malgrado a svariati allestimenti di questo tipo: è una professionista, libera di accettare o meno (Aida di Zurigo...Daniela? ..).
Io amo gli eccessi, detesto gli sperperi.
Un'altra sostanziale differenza è tra ECCESSO e CESSO, elemento quest'ultimo abbastanza in uso in talune regìe attuali. Liberi, anche in questo caso, di scegliere.
Qui sotto: scena  da  "Un ballo in maschera" di Verdi, regìa Calixto Bieito.

bieito
Replica  Daniela Dessì:
 Caro Enrico,premesso che i miei post non vogliono essere di polemica unicamente contro Franco Zeffirelli per il quale nutro una grande stima artistica nonostante le sue prese di posizione nei miei confronti,ritengo che tu abbia ragione riguardo spettacoli purtroppo brutti dal punto di vista visivo e nei quali,assai pochi per... Mostra tuttoò, mio malgrado mi sono trovata a partecipare. l'Aida che tu rammenti, per quanto spettacolo di pessimo gusto, ha avuto decine e decine di repliche al teatro di Zurigo,che peraltro non è in deficit, ammortizzando così le assai modiche spese di produzione (era fatta con due teli ,dei tubi innocenti e costumi assai poco costosi...)..certo il brutto resta brutto e l'inutile inutile,ma allora l'inutilità sta anche nel mettere in scena 300 ballerini , 5000 comparse,10 cavalli pecore e asini...

Rispondo:

Daniela, è tutta una questione di "mode" e ,come diceva Lord Brummel, segue la moda chi non sa vestirsi da solo.Sai bene che l'Arena di Verona, in anni passati, ha messo in scena spettacoli seguendo i malvezzi di area germanico-svizzera. Caso paradossale, proprio i tedeschi, che per il 50% occupano gli spazi areniani, hanno decretato con fischi e con la loro assenza (assai più grave dei fischi perché crea incassi miserandi) il fiasco di simili esperimenti. Tutto qui. Ora si torna al vecchio sistema, almeno lì: vediamo come andrà a fine stagione,quando avremo la somma degli introiti e delle spese a confronto.

Prima della trasmissione con la Clerici c'è chi sparava a zero, lanciando anatemi. Ora, le lodi sono state superiori agli insulti: con 1 italiano su 5 che ha seguitoi il programma da capo a fondo. Aspettiamo anche in questo caso la fine dei giochi e poi valutiamo i risultati.