Matteo Macchioni, dalla Tv al teatro d'Opera: il debutto. |
Lunedì 14 Giugno 2010 12:28 |
La voce di Matteo è infatti una tipica voce di tenore lirico leggero, adattissima alle opere del Settecento napoletano (Paolino nel "Matrimonio segreto" di Cimarosa, per esempio) e a taluni ruoli del repertorio romantico , con Nemorino dell'"Elisir d'amore" di Donizetti border line. Per riempire il teatro di Salerno, di cui è direttore artistico, Daniel Oren ha avuto la buona idea di proporre a Matteo Macchioni il debutto che sognava ed ecco ora il risultato, puntualmente riportato su youtube. La prova è a mio giudizio molto positiva. Matteo ha una bella voce, il colore è schietto e ispira immediata simpatia, la dizione nitidissima; buona l'intonazione e ottime le intenzioni (sicuramente suggerite dal prestigioso concertatore), con un gioco chiaroscurale che dimostra la fantasia e il buon gusto dell'interprete. I difetti non mancano e sono evidenti: abuso di suoni poco appoggiati sul fiato (quindi piuttosto fiochi), le vocali "e" ma soprattutto la "i" schiacciate (in gergo: non sufficientemente rotonde, a gola aperta ma con l'uso eccessivo del naso, che è sempre il refugium peccatorum preferito dai tenori), ma sono tutti problemini che Matteo saprà risolvere con l'esperienza e lo studio. La sua "Furtiva lagrima" , banco di prova per tutti i più grandi interpreti (da Caruso a Pavarotti), passa la prova del fuoco, ed è di gran lunga superiore ad analoghe prestazioni di tenori molto famosi (un nome tra tutti: Rolando Villazon). Bravo Matteo: promosso! Beppe Vessicchio, presente in sala, benedice. |