OPERICIDIO, CHI E' L'ASSASSINO? |
Martedì 06 Aprile 2010 22:06 |
Non credo vi siano più dubbi. L'Opera lirica, la nostra cara vecchia signora ormai pluricentenaria, sta per essere ammazzata. Tutti lo dicono e quelli che non lo dicono...lo pensano. Per alcuni è quasi defunta : cito sempre una frase del notissimo agente Mario Dradi: “L'Opera non è ancora morta ma subisce una lunghissima agonìa”. Pronta a esalare l'ultimo acuto , l'Opera sopravvive a sé stessa e agli strali che arrivano da ogni parte, ma....chi l'assassino? Quello vero, quello che mira al cuore?
I tagli ministeriali? Il refrain ricorrente è : non ci sono più soldi, siamo in crisi, l'Opera costa troppo, un giocattolo costoso per pochi spettatori, per lo più melomani incalliti e impenitenti. Il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) viene di anno in anno ridimensionato , si arriva quasi alla chiusura di alcuni Teatri ma poi, come per magìa, il sipario continua ad alzarsi su spettacoli abbastanza ripetuti, sia nei cast artistici che nella produzione dell'allestimento. Una giostra: si piange, ci si dispera, si teme il peggio ma il peggio non arriva mai, oppure si impara a convivere con il peggio, in pianta stabile.
La scarsità delle VERE voci e delle grandi personalità artistiche? Un altro luogo comune: mancano le voci, siamo invasi da vocine, arrivano i microfoni, mancano i grandi artisti, mancano i grandi personaggi del buon tempo che fu....Anche in questo caso è facile smentire: abbiamo grandissimi cantanti in giro, da Florez a Meli, Marcelo e Carlos Alvarez, Daniela Dessì e Fabio Armiliato, la Cedolins, e ancora la Rancatore, Secco, Grigolo, Marcello Giordani,Alberto Gazale, bassi come Carlo Colombara, buffi come Bruno Praticò, Corbelli o De Simone, mezzosoprani come la Barcellona, la Ganassi, la Di Donato, soprani come la Dessay, la Damrau, la Serafin e ancora veterani come Nucci, Bruson, Pons, Domingo....e tanti tanti che qui non nomino, ma che svolgono con onore il proprio compito in tutti i teatri del mondo. No, i cantanti non mancano e neppure le grandi personalità.
L a colpa allora è dei direttori d'orchestra? Ma se siamo invasi dai direttori d'orchestra!!! Ne abbiamo uno a ogni angolo, non sono certo loro a mancare. Talmente tanti da specializzarsi ora in questo ora in quell'altro repertorio: giovanissimi, anziani...per tutti i gusti. Da Dudamel a Mehta la gamma è infinita.
L a colpa sarà mica dei registi? Pazzi, deliranti, pretenziosi, costosi? Ma se è grazie alle regìe che si parla d'Opera sui giornali o in Tv!!! Diciamo piuttosto che le regìe, per folli o deliranti che siano, o che appaiano , mantengono l'Opera in vita, seppur collegata a un esile tubicino con l'ossigeno.
E se l'assassino fosse il pubblico? Sempre più disinteressato a questioni culturali, sempre più fieramente ignorante, sempre più avido di intrattenimenti goffi e semplici, quelli offerti dalla Tv per esempio? Anche questa è una vecchia storia: non erano gli antichi despoti romani a invocare “panem et circenses” per il buon governo? Il pubblico, da che mondo è mondo, è sempre uguale: mangia il piatto che si trova davanti.
Chi è allora l'assassino dell'Opera? |