PLACIDO DOMINGO , IL TENORE CHE VENNE DA MARTE |
Sabato 10 Aprile 2010 08:37 |
Tra pochi giorni Placido Domingo sarà Simon Boccanegra alla Scala, mentre scriviamo sta provando l'opera sotto la direzione di Daniel Barenboim. Sarà il suo debutto italiano nel ruolo baritonale del Doge, già eseguito trionfalmente a Berlino e a New York. Appena due settimane fa Domingo è stato operato d'urgenza a New York per un tumore al colon: voci di corridoio affermano che già in clinica avesse con sé spartiti da studiare, prima e dopo l'intervento. Domingo ha debuttato sul palcoscenico nell'età in cui i bambini giocano nei giardinetti o reclamano il gelato dai genitori. Il suo primo vagito, possiamo accettare qualunque scommessa, è stato sicuramente un vocalizzo. La sua carriera ha passato la boa dei sessant'anni consecutivi, mai accaduto nulla del genere per qualsiasi tenore . Nel 1962, appena ventunenne, cantava Edgardo nella “Lucia di Lammermoor” di Donizetti a fianco di Lily Pons, una storica interprete del ruolo nata nel 1898 , tre anni prima della morte di Giuseppe Verdi! L'esordio vero e proprio era avvenuto a soli 18 anni (!!!): nel 1959, a Città del Messico, cantava già Alfredo ("Traviata") e sarà Cavaradossi, ("Tosca") nel 1961, rimpiazzando un indisposto Di Stefano. A Tel Aviv (fra il dicembre 1962 e il giugno 1965) interpreta, spesso in ebraico, ruoli diversissimi tra loro: da Sansone (Saint-Saëns) a Nadir ("Pescatori di perle" di Bizet). Al New York City Opera., nel 1965, canta Pinkerton ("Madama Butterfly") e sempre nello stresso teatro, nel 1966, partecipa alla prima rappresentazione, negli USA di "Don Rodrigo" di Ginastera. Nel 1968, al Met,. debutta in "Adriana Lecouvreur" di Cilea, sostituendo all'ultimo minuto Franco Corelli. A Verona nel 1969 interpreta Don Carlo. Nel 1969 alla Scala di Milano, canta in Ernani e alla Scala canterà regolarmente, superando ogni record .
Nel 1971 ha debuttato al Covent Garden di Londra ;nel 1974 a Parigi ("Vespri siciliani"), a New York ("Roméo et Juliette"), a Torino ("Fanciulla del West"). Nel 1975 debutta a Salisburgo ("Don Carlo" con la direzione di Karajan). Quindi, debutta in "Otello" ad Amburgo. È il primo protagonista di due opere a lui dedicate: "El poeta" di Torroba (Madrid, 1980) e "Goya" di Menotti (Washington, 1986).
Domingo e il suo carosello di cifre, date, esecuzioni e repertorio possono stordire il più agguerrito cronista.Non pago dei suoi svariati e continui impegni ha interpretato vari film d'opera (tra cui "Carmen" di Francesco. Rosi , “Otello” e "Traviata" di Zeffirelli). A partire dal '73 ha anche iniziato un'apprezzabile attività di direttore d'orchestra, dirigendo "Bohème", "Pagliacci" , "Carmen" , ma anche “Puritani”, “Aida”, “Tosca” ,”Traviata”, ampliando via via il repertorio con impressionante sistematicità. In tutto ciò la voce, lo strumento che regge impavido a ogni attacco, a ogni usura, a ogni repertorio: un super-lavoro che fa subito pensare a una super-natura e sicuramente a una super-tecnica. Timbro di rara bellezza, brunito, vellutato, una estensione che si limita spesso al si bemolle acuto con grossi rischi sul si naturale e la quasi impossibilità a lanciare il do in teatro (ma in disco vi sono do , re bemolli e persino re naturali), eccezionale musicalità che assicura sempre un fraseggio emozionante, partecipe, un ottimo legato, una infallibile precisione negli attacchi . Accanto a ciò un attore sempre dentro la parte, al totale servizio della pagina, emozionante nelle scene d'amore o di morte (il suicidio di “Sly”, esemplare, ora la morte di Boccanegra). Tra una recita e l'altra sempre affabile, disponibile, circondato da oltre mezzo secolo dall'affetto del suo pubblico e da legioni di ammiratrici (le dominghiane) , galante Hidalgo dall' “occhio trombino” (secondo la felice espressione di una sua fan) inesauribile motore operistico, promotore di svariate iniziative per i giovani, concorsi, masterclasses, trasmissioni. E' apparso in Tv con i Muppets e con i Simpsons, sottoforma di cartone animato... Placido Domingo è la prova dell'esistenza degli alieni.
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