ALBERTO SORDI ALL'OPERA! |
Domenica 13 Giugno 2010 09:52 |
Bastino questi pochi dati per capire che razza di anni furono gli anni Cinquanta per chi ama l'Opera. Anni di vacche grasse, il trionfo del melodramma assoluto. Nel 1956 Alberto Sordi gira un film che è il manifesto di ogni cantante lirico: "Mi permette babbo". E' la storia di un giovane basso, pieno di entusiasmo e con un vocione assai promettente, che vittima d'un maestro di canto senza scrupoli (avido di danaro e bisognoso di salutari bistecche) , non riesce mai a debuttare. Finalmente l'occasione arriva: il dottor Grenvil in Traviata, una particina ma all'Opera di Roma, nientemeno con Rosanna Carteri protagonista. Ad Alberto la parte sta stretta , non ci sono arie ma solo frasi seppur importanti "La tisi non le accorda che poche ore". Giunto all'agognata prima, Sordi-Grenvil dà il meglio di sé stesso: esegue un'ottava sotto la famosa frase e, contro ogni tradizione del tempo, esegue il finale "E' spenta!" di solito tagliato. L'apparizione di Verdi sul podio è uno dei momenti più esaltanti e anche commoventi del film, in cui si manifesta appieno l'amore di Sordi per il teatro d'Opera (studiò canto da ragazzo e il padre fu basso-tuba nell'orchestra dell'Opera di Roma) e le sue indubbie doti vocali. A fianco di Sordi un cast stellare, con Aldo Fabrizi, il mitico Turi Pandolfini, Paola Borboni, Riccardo Billi, oltre a Rosanna Carteri e un fantastico Giulio Neri, il più grande basso profondo italiano.
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