ALBERTO SORDI ALL'OPERA!
Domenica 13 Giugno 2010 09:52



1956: all'Opera di Roma  Giuseppe Di Stefano, Clara Petrella e Boris CHristoff  cantano l'Iris  di Mascagni, mentre  negli studi della  Rca, sempre a Roma,  Robert Merrill, Roberta  Peters  e  Jussi  Bjoerling  incidono  il  Rigoletto. Alla  Scala  di Milano  la  Callas  canta Fedora  e  Amelia  nel Ballo in maschera, mentre  incide   Leonora  nel  Trovatore  con  Karajan  per la  Emi.

Bastino  questi pochi  dati  per capire  che razza di anni  furono  gli  anni Cinquanta  per  chi ama l'Opera. Anni di vacche  grasse, il trionfo  del melodramma  assoluto.

Nel  1956  Alberto  Sordi  gira  un film  che  è il manifesto  di ogni cantante  lirico:  "Mi  permette  babbo".

E' la  storia  di un giovane  basso, pieno di entusiasmo e con un vocione assai promettente, che   vittima d'un maestro di canto senza scrupoli  (avido di danaro e bisognoso  di  salutari bistecche) , non riesce  mai  a debuttare. Finalmente  l'occasione  arriva: il dottor Grenvil in Traviata, una particina  ma  all'Opera di Roma, nientemeno con Rosanna Carteri  protagonista.

Ad Alberto la  parte  sta  stretta , non ci sono arie  ma  solo  frasi  seppur  importanti  "La  tisi  non le accorda che  poche  ore". Giunto all'agognata  prima, Sordi-Grenvil dà il meglio di sé  stesso: esegue  un'ottava  sotto  la  famosa  frase  e, contro  ogni tradizione  del  tempo, esegue  il  finale  "E'  spenta!"   di solito tagliato.

L'apparizione di Verdi  sul  podio   è  uno  dei momenti  più  esaltanti   e  anche commoventi  del  film, in cui si manifesta appieno  l'amore  di Sordi  per  il  teatro  d'Opera   (studiò  canto da  ragazzo  e  il padre  fu  basso-tuba  nell'orchestra  dell'Opera  di  Roma) e  le  sue  indubbie  doti  vocali.

A  fianco di  Sordi un  cast  stellare, con  Aldo Fabrizi, il mitico  Turi Pandolfini, Paola  Borboni, Riccardo  Billi, oltre  a  Rosanna Carteri  e  un  fantastico  Giulio Neri, il più  grande  basso  profondo italiano.