ELISIR D'ONORE ALLA FENICE!
Venerdì 29 Ottobre 2010 20:24

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Esito  trionfale  per  l'"Elisir d'amore"  di  Donizetti  rappresentato a  Venezia. Mentre  scriviamo  gli applausi  festeggiano  ancora il  cast  :  Celso  Albelo-Nemorino, Desirée  Rancatore-Adina,  Bruno  De  Simone- Dulcamara, Roberto  DE  Candia-Belcore, il maestro  Beltrami, Orchestra  e  Coro  del  Teatro  La  Fenice.

Era  ora  di respirare una  buona  boccata  d'ossigeno: grazie  al  genio  di  Donizetti  e  grazie  soprattutto  agli artisti  che  hanno  saputo  rendere  il  brio, la freschezza, la  joie de  vivre  e  la  poesia  di  questo  capolavoro.

In primis  il giusto plauso  va  alla  coppia  Albelo-Rancatore: tra  loro  una complicità  e  una  gara  di  bravura  al  tempo  stesso, che  ha  trovato nel  finale  del  II  atto  il suo  acme  assoluto. "Una furtiva lagrima"   e  "Il mio  rigor  dimentica"  come  un  UNO-DUE  pugilistico, per mandare  il pubblico in visibilio  e  portare  al  bis....come  ai  vecchi  tempi.  Fine  e raffinato  fraseggiatore  lui, pirotecnica  virtuosa  lei...paiono  nati  per cantare  assieme, un affiatamento  che  è    uno  dei  risultati  più  preziosi  per  questi  due  grandissimi  artisti.

              celso_albelo Celso Albelo

Mi permetterò  di  notare, qua  e  là,  qualche  piccola  incertezza  nell'intonazione  di  Celso  Albelo, la  cui  magnifica  vocalità  (tanto  simile  a  quella  del conterraneo   Alfredo  Kraus) proprio  perché  immacolata, fa  maggiormente  notare  qualche lecita  macchiolina.  Perfetti  gli  acuti, con do  sicurissimi  infilati  nei  punti  clou, ma  splendido  anche il gioco  dei  colori, tanto importante  per  questo  ruolo  cardine   nella carriera  di  ogni  tenore.

               rancatore3 Desy Rancatore

La  Rancatore  è  un  'Adina  volitiva  e  simpatica, che  non vede  l'ora  di arrivare  alla  cabaletta  finale  per  scatenarsi  nel suo  registro  acuto e sopracuto. Soffre  un pochino  per la  tessitura  lirica  di  molti passaggi, soprattutto  nel  I  atto, ogni  tanto  è  costretta  a  schiacciare  qualche  "i"  e  qualche  "e"  , dando al  personaggio  un tono  a  volte  petulante, da  "bambina   cattiva". Ma  Adina, volendo,  può  anche  essere  una  bambina viziata, forse  anche  un pò  cinica. L'asso nella manica  della  Rancatore  sono  gli acuti, le variazioni quasi strafottenti, la  facilità  e la disinvoltura, la  musicalità  a  prova  di  bomba. La  voce  ha  acquisito  corpo  nel  registro  grave , il fraseggio  è  sempre  pertinente   al  testo  e, come accade  a ogni  fuoriclasse  che si  rispetti, la  prestazione  è  in continuo  crescendo.

Bravo ed  esperto  De Candia  come  Belcore, personaggio che credo  abbia  cantato  più  d'ogni  altro  ruolo  e  sempre   con  colleghi prestigiosissimi. Qualche suono  'aperto'  ma   si  addice a  una   tronfia  canaglia  come  il  soldataccio .

De  Simone  è  un Dulcamara  un pò  troppo chiaro  e  tenorile  per  i  miei  gusti, ma  canta  con  estrema  proprietà e  precisione, dando  sempre  senso  alla  parola  scenica, come il suo  maestro  Bruscantini.

Giannetta   un pò  troppo  isterica  e  ottima  la  concertazione  del  maestro  Beltrami: tempi  perfetti, grande  sicurezza  nel  seguire  il  canto  dei  vari  solisti, molte  sfumature  e  colori  nell'orchestra, una concertazione  che  mi  è  parsa  curata  nei minimi  dettagli. Una  bellissima  serata  alla  Fenice.