PAPPANO CI RACCONTA L'OPERA SU RAI3
Martedì 28 Dicembre 2010 23:35

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Rai3 propone in 3 puntate uno special dedicato all'Opera italiana, realizzato dalla BBC e presentato da un effervescente, assai simpatico maestro: Antonio Pappano. Per chi non lo sapesse, si tratta di  uno dei più grandi direttori d'orchestra attuali, conteso dai massimi teatri e attivo presso le più importanti sale da concerto.

Alleluja: è Natale. Per questo l'Opera fa capolino in Tv.

Il programma scorre via come un fresco ruscello: il presentatore è brillante, talvolta si siede al pianoforte, bravissimo nello spiegare i passaggi cardine di molti capolavori lo vediamo alle prese con le prove musicali al Covent Garden o aggirarsi curioso nei luoghi verdiani, persino indossando il famoso cilindro custodito a Villa Sant'Agata.

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Pappano ha il dono dell'entusiasmo, senza il quale non si fa Arte: entusiasmo e passione, che sono alla base ancor più della solidissima preparazione musicale e del talento. Si vede che è nato per l'Opera e che ha conservato lo “spirito fanciullo” , quel misto di stupore e di gioia felice che contraddistingue i bambini e i grandi musicisti, siano essi Autori (vedi Mozart) o Interpreti (Pappano,C arlos Kleiber, Abbado, Ghidon Kremer, Horowitz, Sviatoslav Richter, Arthur Rubinstein....per citarne alcuni...).

Le immagini scorrono veloci, una dietro l'altra, i testi sono essenziali, precisi, molto didascalici secondo la tipica modalità anglosassone: ci si rivolge al pubblico come a un bambino che deve imparare ed entusiasmarsi. E' il contrario esatto della pesantezza , della prosopopea e spesso della vacuità italica: è a causa di molti insopportabili Soloni nostrani che l'Opera è stata relegata nella vasta fossa della Noia, in orari riservati ai fissati o ai nottambuli cronici.

Un programma, dunque, che avrebbe tutti i crismi per risultare perfetto, godibilissimo, una vera manna per chi vuole avvicinarsi all'Opera o passare un'ora piacevole....se non che....

 

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….ecco giungere a guastare la festa gli ASCOLTI, gli INSERTI!!!

 

Aveva ragione Muti quando, sconsolato, rivolto ai Wiener Philharmoniker dopo l'ultima lettura con la sola orchestra annunciò:” Abbiamo fatto una prova perfetta...peccato solo che domani...arrivino i cantanti!”.

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Il guaio delle 3 puntate dedicate all'Opera della BBC è purtroppo la nefasta presenza di alcune tragiche “interpretazioni” canore e registiche che arrivano come fulmini a ciel sereno. L'orrido “Rigoletto” di McVicar , per esempio: tra risatazze oscene e spaventevoli costumi, in cui ogni personaggio viene ridicolizzato fino all'estremo, da Rigoletto con le grucce a Gilda che pare Pippi Calzelunghe, fino al Duca (Marcelo Alvarez) in gonna nel II atto (questo è il libertino?), a metà strada tra un Falstaff ridicolo e Augustarello il Clown. La sequenza è davvero tragica e a nulla valgono i pur pregevoli interventi illustrativi di Pappano.

Quando capiranno  i  signori  registi alla  McVicar  che  ogni  personaggio verdiano  è  un monumento  e  che  non vi  sono mostri  o  clown  da  circo  nel  grande, tragico  campionario  del  Genio di Busseto?

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Terribile anche la visione di René Fleming come “zia” di Violetta Valéry, anzi “Violenta” Valéry..visto che quasi prende a botte il povero Hampson (buono pure lui!) alla frase “Siate, siate l'angiol consolator” e si produce in smorfie e mossette che nemmeno in “My Fair Lady” sarebbero ammesse.

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Dieci secondi di Ghena Dimitrova bastano a dimostrare cosa significhi “cantare” e così un piccolo frammento di Joan Sutherland: poco, troppo poco...mentre a una striminzita Diana Damrau , che confonde la Pazzìa di Lucia con l'Isterìa di Lucia, si concedono parecchie note in più...tutte a suo danno vista  la non precisissima  esecuzione, penalizzata  tra  l'altro  dall'impossibile  confronto  con  Dame  Joan.

La scelta cade su inserti inglesi, ovviamente: è la BBC a produrre, mi pare logico. Ma che si debba far passare l'orribile Jago di Leiferkus , il Rigoletto poco intonato di Gavanelli o il pessimo Alfredo di Joseph Calleja per interpretazioni utili a far amare l'Opera...mmmh....ho i miei serissimi dubbi.

Meglio, molto meglio Tony Pappano col cilindro di Verdi: “Non posso resistere...” , dice timidamente al custode di Villa Sant'Agata e si infila il cilindro. Sembra uno spazzacamino, a dire il vero, ma a un uomo così....si perdona tutto.