Nekrosius uccide Otello a Bari: un orrore.
Domenica 20 Gennaio 2013 13:21

Stridente la bellezza del Petruzzelli,lo splendore dei suoi stucchi ,la fenomenale acustica rispetto alla bruttezza dell'Otello che ne ha inaugurato la stagione ieri sera. È qualcosa che arriva a far male ,a irritare e umiliare anche il più disinteressato degli spettatori.
L'opera si apre con Jago che munito di un paio di forbici cerca di ritagliare un pezzo di sipario,illuminato da un piccolo spot.Poi,ridacchiando sardonicamente, si allontana e allora la direttrice d'orchestra,Keri  Lyn Wilson,può attaccare.Si apre mezzo sipario,il coro si agita a destra compiendo gesti da teatro kabuki,non ben definiti.Poi,sull'Esultate,si apre tutto il sipario e svela Otello,collocato su una specie di enorme tamburello messo  per traverso,circondato da corpi stesi al suolo ( i musulmani sconfitti? )...continuo?Vi state divertendo,vero? io no. Nonostante il "geniale" regista abbia cercato in tutti modi di far ridere il pubblico, come se stesse assistendo al Barbiere di Siviglia o al Don Pasquale.
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Sarebbero innumerevoli le gags da raccontare : da Cassio preso a calci e trattato come un burattino da Jago,dalla bacinella colma d'acqua recata da Lodovico qual messaggio dogale (senza il pesce rosso,però....troppo scontato e poco "geniale"), dalla gestualità strampalata del Coro ( le donne che come sempre si grattavano il braccio,già visto alla Scala nel recente Lohengrin), i bambini che saltellano nel II atto (avessero almeno intonato una sola nota del loro intervento ),i sacchi che rotolano, Emilia truccata come un trans,Desdemona vestita  come San Francesco e infilata nelle valve di una gigantesca cozza bianca, cinque termosifoni in scena ( a Cipro fa freddo,il  clima sta cambiando,signora mia....)....questo è l'Otello che ci propina il signor Nekrosius: una autentica cretinata,dall'inizio alla fine.Lo svilimento,la mortificazione di un capolavoro nell'anno in cui Verdi andrebbe consacrato.
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                               L' intensa  espressione  del  "geniale"  regista  Nekrosius....

Musicalmente c'è da lodare lo sforzo di tutti nel cercar di dare un senso alla serata.A partire dall'impegno eroico del Coro,davvero encomiabile.La direttrice d'orchestra si è mostrata corretta e prudente, la nuova orchestra del Petruzzelli deve ancora rodarsi e prendere confidenza con il difficile compito cui è destinata e certe sezioni ( ottoni soprattutto) devono decisamente migliorare il loro rendimento.
Otello era Clifton Forbis,una voce completamente rovinata nella prima ottava,gutturale e legnosa nel timbro,che però risolve bene in acuto, superando indenne i si bemolli  più perigliosi della partitura.Tuttavia la sua prestazione mi è parsa ben al di sotto di un standard accettabile,buona tutt'al più per un teatro di terza categoria. Per un personaggio complesso come Otello gli acuti non bastano, ci vogliono i COLORI.
Claudio Sgura  nei panni di Jago ce l'ha messa tutta per creare un personaggio plausibile e non soltanto grottesco,molto meglio vocalmente nel 3 e 4 atto che nei primi due,dove troppo spesso l'orchestra ne sommergeva la voce. Consiglierei a questo giovane e valente artista di cercare una emissione più alta e di ingrossare meno la voce,più punta e meno larghezza ,sarà quella la strada per passare meglio la fossa orchestrale.
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Molto bene Desdemona,Julianna di Giacomo,la trionfatrice della serata: una voce sonora e squillante,ben amministrata da una tecnica solida e da una recitazione funzionale alla spaventosa regìa.
Bravi i comprimari,forse troppo leggero il Cassio di Francisco Corujo ( con l'effetto Topolino sempre in agguato) .Molto bene Roberto Abbondanza come Montano,una frase è bastata a metterne in luce la corretta emissione.
Applausi fiacchissimi  alla fine di ogni atto e alla fine un giusto riconoscimento per il soprano e Sgura.Il regista "geniale" ,Eimuntas Nekrosius, ha pensato bene di non uscire alla fine: forse la cosa più intelligente  (seppur poco coraggiosa) che potesse fare, per evitare i sacrosanti fischi.