SEPARATI DALLA NASCITA:ALFREDO KRAUS & UGO PAGLIAI
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Venerdì 30 Aprile 2010 07:45

alfredo_kraus  Alfrugo  Pagliaus

ugo_pagliai Ughedo Kraugliai

 
IL CIRCO DELL'OPERA
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Domenica 25 Aprile 2010 15:42

pagliacci

 

Venghino   signori  venghino!  Ecco  il  Circo  dell'Opera! State  per assistere a  uno  spettacolo  straordinario, unico, IRRIPETIBILE!

I numeri  più  eccezionali,  artisti  che  non dimenticherete  facilmente  , fantasisti e  funamboli  da  capogiro!

Andiam, incominciate!pagliacci_2

 

Cominciamo  con....i  FRATELLI  TENAGLIA! 

Vengono  dagli  States,  sono  entrambi  dotati  di  incredibili  qualità vocali   e  si  esibiscono  insieme, sfidando  la  resistenza  di  ogni  palcoscenico. Una  maga  di nome  Azucena, li  vide  in culla  e  predisse:  "Di  sicuro...sfonderete".  E  così  fu.  Signore  e  signori....i  FRATELLI  TENAGLIA!

 

 

.... e  dopo   questo  ponderoso  inizio,  lor  signori  vogliano  applaudire  DRAGANA  JUGOVICH    e  suo  marito, il tenore  Steblianko,  in uno  dei  suoi  capolavori  assoluti: la  CARMEN  UBRIACA. Un numero  difficilissimo  poiché  si  tratta  di stonare  l'intera  parte  con a  fianco  un  cantante  che, al  contrario, deve cercare  di mantenere  la  calma  e  l'intonazione....siete  pregati  pertanto, per tutta  la  durata  dell'esibizione, di mantenere  il  più  assoluto  e  rigoroso  silenzio.

Ecco  a voi, la  Carmen  che  bevve  troppa  Manzanilla, la  grande  DRAGANAAAAA....

 

 

Incredibile!   Ma  ...vero.

Il  Circo  dell'Opera   è  ora  lieto  di  proporre  un  complicato  tentativo  di  "salto in alto"  invitando  sul  palco  il  giovane, temerario, incredibile  tenore  EScobar!

Escobar  aveva  una  speranza....la  speranza  di Escobar  era  quella  di  raggiungere  il  RE  sopracuto  nella  cabaletta del  Duca  di  Mantova, una nota  impossibile  per  lui  che  a  fatica  riesce a  emettere  un   fa  diesis  di  passaggio.  OGGI  Escobar  tenterà  per  voi  di superare  sé  stesso  e  noi  lo  accogliamo  con un  formidabile  applauso:  il  tenore  Escobar!

 

 

Ce  l'ha  fatta!!!  Un applauso  al  divino  Escobar.

Siamo  ora  pronti a  presentare  al  colto  e  all'inclito  pubblico  un  fenomeno unico  al  mondo, colei  (o  colui)  che  fece gridare  al  miracolo  i  più  scettici, colei  (o  colui)  che  con i  suoni  poderosi  del suo  strumento  fece  commuovere  folle oceaniche  e  transoceaniche....ecco  a  voi.....MANUELA  TRASOBARES, il contralto  senza  limiti.

Manuela  si  esibirà nel  suo insuperabile  "Re  dell'abisso"  dal  Ballo in maschera  di Verdi.  I  bambini e le  persone  deboli di cuore  sono  pregati  di astenersi  dalla  visione...

 

 

Il  Circo  dell'Opera  vi  invita  adesso  a  un piccolo  RODEO  operistico....entri  la  splendida  cavallerizza....NINO MACHAIDZEEEE!

 

 

Il  Circo  dell'Opera  si  è  sempre  distinto  per la  fantasia  di  suoi  artisti,per  le  novità  e per aver  precorso  i  tempi.

Uno  dei numeri  più  applauditi  fin  dagli esordi  di  questo  impareggiabile spettacolo  fu  quello   intitolato  "PRIMEDONNE  ISTERICHE" , con alcune delle  più  spericolate  scene  di  pazzìa  mai  viste.

Oggi  presentiamo  a voi il  nuovissimo  numero  intitolato  "ISTERIA" ,  con  la  partecipazione  straordinaria di un gruppo  internazionale   di  forsennate .

Signore  e  signori, ecco  a  voi  ISTERIA con  il  gruppo  denominato:  "Cecilia  &  le  Forsennate" !

 

 

Fantastica  Cecilia  Bartoli, agitata  come  si  deve!

Segue  a  ruota  VIVICA  GéNAUX!

 

BRAVISSIMA!  Ma  c'è  anche  la  Gauvin  che  si  agita...

 

In  un crescendo  collttivo  di  isterìa  barocca, ecco  che  esplode  Simone  Kermes  in tutta  la  sua  folle  esuberanza!

 


Donne  sull'orlo  d'una  crisi  di  nervi, potremmo  dire. Orchestre  spinte  al  parossismo, corde  che  fumano, direttori  che  paiono  frullatori, clavicembali  impazziti. Questa  è  ISTERìA  , questo  è  il  Circo  dell'OPera!

Ma  non è  finita...l'ansia  si  fa raffinata  e  persino  sonnolenta, la  nevrosi  svapora    in atmosfere oppiacee, ecco  NATALIE  DESSAY  con le  sue  malìe...

 

Formidabile! 

Qualcuno  del  pubblico  vuol  provare?...Sì   sì....dico  proprio a  lei,  sdraiato  sul  suo  comodo  letto...Provi  lei  a  imitare la  Bartoli, se  ci  riesce!! Però  prima  le  consiglio  di assumere  almeno qualche  grammo  di  Coca, di  quella  buona...  Fatto?  E'  pronto?

Benissimo...un applauso  al  temerario  che  sfiderà  Cecilia  Bartoli  nel  gran  finale  di   ISTERìA!!!!!

 

Un  applauso  a  questo  signore  così...posseduto...dal  demone  del  Belcanto  Barocco!!!  GRAZIE!!!!

E  ora.....entrino  ...i  CLOWNS!!!!pagliacci_3

Sono  loro  i  più  amati, i  più  adorati, i  più  idolatrati  dai  bambini...e  non solo.

«Guardatelo, dico io, questo sì che è un vero clown. Ma cos’è poi un vero clown? Non saprei, ma guardate lui: già sa fare di tutto e di più, e quando gli riesce qualcosa di nuovo, di incredibile, non sta nella pelle. Guardarlo è bello come osservare un bambino che scoprendo le insidie del mondo riesce, come per miracolo, a non inciampare. Sono rimasto teso durante tutto lo spettacolo, ma poi qualcuno ha iniziato a ridere, una risata fragorosa, come fosse solo, non come si ride per una battuta, ma una risata di gioia, come quella di un bambino; la persona che rideva ero io, ed il clown si chiamava Dimitri.» (Max Frisch)

 

Nell'augurarci  che lo  spettacolo  vi  sia  piaciuto  un BRINDISI  finale    e  un saluto  beneaugurante. IL CIRCO  dell'OPERA  vi  dà  appuntamento  alla  prossima  volta!  EVVIVA!  LIBIAMO!










 
SEPARATI DALLA NASCITA: VITTORIO GRIGOLO (tenore), YOSHIKAZU MERA (CONTROTENORE)
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Domenica 25 Aprile 2010 09:27
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Yoshittorio  Grigolera                                                                   Vittokazu  Megrigolo
 
RITRATTO DEL MELOMANE (MEGALOMANE)
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Sabato 24 Aprile 2010 09:02

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Scala di Milano, 16 aprile, “Simon Boccanegra” di Verdi diretto da Barenboim con Domingo protagonista: prima che inizi il III atto partono fischi e contestazioni all'indirizzo del concertatore e si ode persino un poderoso “Vaffa” . L'invero pesante improperio, gergale nella vita comune ma non proprio consueto in teatro, pone in evidenza una figura forse non ancora adeguatamente trattata, quella del melomane.

Per l’Accademia della Crusca il melomane è l’appassionato di belcanto, a differenza del musicofilo che è “l’appassionato di musica”.

scala

Il perfetto melomane è colui il quale udendo una donna cantare in bagno, si accosta al buco della serratura e vi pone l’orecchio.” Una definizione del genere sintetizza abbastanza bene il concetto di “melomane” , letteralmente “amante (o maniaco) di musica”. Il melomane tuttavia si divide in parecchie categorie, ne distinguerei almeno quattro principali:

  1. Melomane collezionista:colui che si compiace di collezionare dischi, autografi e fotografie, magari anche locandine e programmi di sala, registrazioni di ogni tipo, accumulando materiale più d’un museo o d’una Fondazione apposita.disco2

  2. Melomane itinerante:colui che frequenta il maggior numero possibile di teatri e sale da concerto, magari affrontando costose trasferte e chilometriche file per acquistare i posti. Di solito tende a seguire ogni recita di una determinata produzione ma senza un preciso criterio di scelta.

  3. Melomane monomaniaco:colui che segue tutte le recite possibili di un determinato artista (sia esso soprattutto un cantante o anche un direttore d’orchestra).pavarotti_2

  4. Melomane autoctono: colui che frequenta con relativa assiduità il teatro e i concerti della propria città o al massimo di città limitrofe.

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La melomania è una forma per lo più innocua di “malattia”, assolutamente inguaribile. Molti melomani vivono una realtà parallela, sono avulsi dal contesto della società che li circonda, sono capaci di inenarrabili prodezze o sacrifici pur di appagare i propri impulsi. Le loro case sono magazzini con pile e pile di dischi, cassette, libri, programmi, foto e documenti vari, che testimoniano l’incontenibile passione; quando non bastano più gli spazi normali si procede a soluzioni drastiche: i cd finiscono sotto al letto, in bagno, fanno bella mostra di sé negli angoli più nascosti, nei sottoscala, negli armadi e nelle dispense. Un tipo che conobbi a Vienna, tale Giannetto di Pontedera , pensionato delle Ferrovie dello Stato dilapidò due patrimoni in viaggi, biglietti di teatro e alberghi. In casa sua custodiva gelosamente le locandine autografate di migliaia e migliaia di spettacoli visti in tutto il mondo, un archivio che col passare del tempo aveva assunto le proporzioni della Biblioteca di Alessandria.locandina-tosca_138043

Il tipico melomane vive in un suo mondo, ragiona e pensa in modo del tutto speciale, parla usando termini desunti dai libretti d’opera, spesso cita frasi topiche: “Non mi dir!”, “Ciel!Qual lampo!”, “E’ dessa!”, “Che far degg’io?”, “Core ‘ngrato!”. Si compiace di usare un codice iniziatico, un cifrario per adepti , per membri d’una setta. Il vero melomane non è integrato con il resto del mondo, non vi si riconosce. Sa elencare giorno ,mese e anno della prima esecuzione di un’Opera o del debutto d’un suo beniamino ma non saprebbe dire con certezza il nome dell’attuale Ministro dei Beni Culturali. Non partecipa ai riti consueti della massa: per molti aspetti è decisamente un alienato, ma come dargli torto? La Tv lo costringe ad alzarsi di notte per seguire l’Opera; i vicini , disposti a tollerare Vasco Rossi a tutto volume, lo obbligano a mettersi le cuffie per seguire un’opera di Haendel o di Cimarosa. Le sue riviste preferite sono quelle in carta patinata, con le foto degli spettacoli e l’elenco dei titoli delle varie stagioni, in tutto il mondo.6a00d83451c83e69e201053531c3f5970c-500wi

Il melomane è generalmente passatista, nostalgico,oltranzista, soprattutto quando appartiene alla generazione che ha visto Gigli o Del Monaco; i “callasiani” sono definiti spesso “ i vedovi della Callas”. Non si pensi che il nostalgico sia necessariamente anziano: moltissimi hanno 14 o 16 anni! Sentirete loro disquisire con disinvoltura e paurosa quantità di nozioni di Pertile o Caruso, di Rosa Ponselle o persino dei cilindri Mapleson (i primi dischi dal vivo , risalenti al 1902).

Il melomane di oggi è assai meno violento ed esarcebato rispetto ai suoi colleghi del passato. In Teatro può volare qualche fischio e qualche improperio ( come si è visto recentemente alla Scala) , ma nulla in confronto a ciò che accadeva nel Settecento, quando le diverse fazioni di appassionati giungevano a sfidarsi a duello per questo o quel cantante, non necessariamente un soprano: per il basso Claude Chassé, attivo tra il 1720 e il 1750, giunsero a duellare addirittura due donne! Tanto amore, tanta infuocata passione portarono ad eccessi incredibili, in tutte le epoche: il soprano Adelina Patti, a San Pietroburgo, ebbe l’onore di essere trainata dai propri fans, dopo che questi le staccarono i cavalli dalla carrozza; a Lillian Nordica, altra celebre Diva del primo Novecento, venne dedicata una nave da guerra, la U.S.S.Nordica.

Géraldine Farrar,farrar stella del Met, fu sempre seguita dalle cosiddette “Gerryflappers” , uno stuolo di ragazzette pazze per lei , pronte a portarla in trionfo per tutta Broadway nel 1922, quando si ritirò a soli 40 anni dalle scene. Scene di autentico fanatismo hanno accompagnato le vicende artistiche di Caruso, Gigli, Schipa, della Callas, della Tebaldi, di Di Stefano, Del Monaco, Corelli, fino ad arrivare agli strapopolarissimi “Tre Tenori” (Pavarotti, Carreras, Domingo), quasi un marchio, una griffe. Dei tre moschettieri Domingo è certamente il più amato e tollerato, soprattutto dal pubblico femminile che ha saputo negli anni ingraziarsi, con una ammirevole e sapiente captatio benevolentiae.PDomingoAndMarlena

Sarà bene ricordare che il melomane non va confuso con il claqueur. Il primo è tale a titolo gratuito e, anzi, sta continuamente sulle spese, il secondo fa parte di un gruppo organizzato e pagato, dal Teatro o da singoli artisti bisognosi di un sostegno di applausi .

 teatro

 

 

 


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