Nell'Opera Lirica italiana gli scandali scoppiano sempre una volta ogni
20 o 30 anni. Diciamo che vanno ad accumulo, essendo per inveterata
tradizione un mondo pachidermico e bradicardico. Fu appunto una trentina
d'anni fa che la magistratura italiana produsse un significativo terremoto,
facendo conoscere l'onta del carcere a un domineddio come Francesco
Siciliani, reggitore artistico di un numero infinito di teatri prestigiosi, dalla
Scala a Santa Cecilia. Siciliani non fu solo ma in ottima compagnìa,
poiché nel mirino del Giudice finirono un pò tutti. La cosa finì in una
bolla di sapone. Tutti uscirono dalle patrie galere e Siciliani stesso, da me
intervistato anni dopo, disse che serbava un profondo rancore e
rammarico nei confronti del suo ex-pupillo, il famoso musicologo
Giovanni Carli Ballola, che all'arresto... esultò.
La riconoscenza, come diceva il Saggio, è una virtù rivolta verso il
futuro più che verso il passato: se ne facciano tutti una ragione.
Nel 1992 si lesse sul "Corriere della sera":
nuove accuse agli enti lirici
esposto dei cantanti lirici, chiedono sia aperta un' inchiesta. bilanci, deficit
I cantanti d' opera chiedono un' indagine della magistratura sui bilanci degli enti lirici, compresa la Scala. Ieri mattina il baritono Giuseppe Zecchillo, segretario del sindacato autonomo artisti lirici, ha inviato alla procura di Milano, di altre citta' e alla Corte dei conti un esposto perche' sia aperta un' inchiesta. "Ho appreso . spiega Zecchillo . che i bilanci sarebbero spesso fittizi per nascondere i deficit. Una notizia grave, e' doverosa un' indagine".
Stagione 1952-53
Otello (Tebaldi, Vinay, Bechi - Santini) Dall'oggi al domani di Schönberg (Stix, della Pergola) + Salome (Inge Borkh - Scherchen) Adriana Lecouvreur (Tebaldi, Benedetti, Poggi, Taddei - Santini) La bohème (Pobbe, Rovero, Campora, Taddei - Ghione) Cecilia di L. Refice (Tebaldi, Misciano, Panerai - Refice) L'elisir d'amore (R. Gigli, B. Gigli, Taddei, Tajo - Gavazzeni) Il giocatore (Barbato, Pirazzini - Scherchen) Il trovatore (Guerrini, Stignani, Penno, Tagliabue, Tajo - Gavazzeni) Il flauto magico (Stich-Randall,Lipp, Valletti, Taddei, Tajo - Perlea) Il barbiere di Siviglia (Morales de los Angeles, Monti, Gobbi - Ghione) Kovancina (Zareska, Magrini, Albanese, Taddei, Christoff - Perlea) Miseria e nobiltà di J. Napoli (Guerrini, Pastori, Albanese - Rapalo) Aida (Tebaldi, Stignani, Penno, Savarese - Santini) Sigfrido (Mödl, Siewert, Windgassen - Knappertsbusch - regia W. Wagner) Il crepuscolo degli dei (Mödl, Hinsch Gröndahl, Windgassen, Greindl - Knappertsbusch) Francesca da Rimini (Fortunati, Prandelli, Guelfi - Ghione) Bolivar di Milhaud (Micheau, Boursin - Cluytens)
VI ESTATE MUSICALE NAPOLETANA ALL'ARENA FLEGREA (stagione estiva del San Carlo):
Gioconda (De Cavalieri, Barbieri, Di Stefano, Savarese - Petri) Cavalleria rusticana (Nicolai/Gencer, Pini, G. Guelf) + Pagliacci (Rovere, Masini, Tagliabue - Ghione) Sogno di una notte di mezza estate (con le musiche di Mendelssohn, recitano: L. Brignone, Albertazzi, E.M. Salerno, C. Baseggio, M. Scaccia, G. Santuccio) Mefistofele (Quartararo, Coleva, Rossi Lemeni, Prandelli - Serafin) Carmen (Simionato, Rizzieri, Corelli, Protti - Reiner)
Nella stagone concertistica (con ospite, fra gli altri, Arturo Benedetti Michelangeli), ebbe luogo anche Le beatitudini di C Franck (Dow, Pini, Clabassi - Gui)
Stagione 2006-07
Falstaff (Jeffrey Tate - Maestri, Stoyanov, Bonfatti, Furlanetto, Vassileva,Manca di Nissa) Candide (Jeffrey Tate - Opie, Jovanovitch, Aikin, Rizzone) Cavalleria Rusticana (George Pehlivanian - Michailov, Mastromarino, Matos) Gianni Schicchi (George Pehlivanian - Nucci, Canzian, De Mola) Elegy for young lovers (Jonathan Webb - Schmidt, Muff, Bellemer) Werther (Daniel Oren - Bros, Schagidullin, Capuano, Ganassi) La Traviata ( Filianoti, Hvorostovsky, Devia) Torvaldo e Dorliska (Michael Güttler - Zapata, Takova, Vinco)
A far quadrare i conti così, direte voi, son buoni tutti.Intanto i deficit
continuavano a crescere, un pò ovunque, sia presso le Fondazioni
considerate viruose, sia presso i classici pozzi di San Patrizio.
La cosa singolare è che i Sovrintendenti e i Direttori artistici, principali
responsabili di tali deficit venivano via via riconfermati o addirittura
promossi, essendo per loro stessa natura duttili e trasversali nelle loro
scelte politiche.
Ora stanno partendo le proteste dei lavoratori, finora tenuti buoni dai
capoccioni, seppur da esilissimi fili fatti di promesse,che nessuno può
più mantenere. Sul tavolo del Ministro Bondi giungono i dossier dai
teatri: bilanci in rosso, conti che non tornano. La linea Berlusconi-
Tremonti-Bondi è chiara, è una linea aziendalistica, manageriale. Un
teatro-azienda non può viaggiare sull'orlo della continua bancarotta: si
tagli il Fus, si fermi questa emorragìa. Tanto più che il Cavaliere è
tutto fuorché melomane.
Passa persino il decreto firmato dal Presidente (comunista o ex...non
ho ancora ben capito) Napolitano. E' guerra. Bologna viene presa
d'assalto come la Bastiglia, il Sovrintendente Tutino chiede aiuto alla
Digos e chiude per errore una donna di servizio in teatro! Siamo alle
comiche. Siamo in Italia.
Iniziano gli scioperi ma...contro chi?
Contro un decreto che taglia 300E dalla busta paga dei lavoratori?
Certo, è grave, è ingiusto. Gli orchestrali, i coristi, tutti all'interno di un
teatro sono persone preposte a un lavoro duro e spesso non gratificante,
certamente sottopagato. Lo stipendio medio di un orchestrale è sui
22.000 annui, siamo lontani dai lauti guadagni dei Reggitori. Il bersaglio
è però sbagliato.
Lo sciopero colpisce il pubblico e gli abbonati, soprattutto, senza i quali
il teatro precipita e non ha ragione di esistere.
Lo sciopero, se deve esserci, sia contro i dirigenti del Teatro in
deficit, i Mr Deficit. Li conosciamo tutti , uno per uno, chi lavora in
teatro li conosce ancora meglio. Protestateli, metteteli gentilmente
alla porta, costringeteli a dimettersi.
Se tutto dovesse ricominciare da capo, tra 20 anni saremo allo stesso
punto o forse...peggio.
Ecco una nota del maestro Paolo Olmi, uno dei nostri più importanti
direttori d'orchestra attivi all'estero. Una nota molto chiara che condivido
punto per punto.
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