Per quegli strani e spesso inspiegabili corsi e ricorsi della storia gli anni Trenta del secolo passato furono una sorta di epoca d'oro per l'arte canora. In Italia, in Germania, in Francia, in Russia....in ogni parte del mondo civilizzato prolificarono le grandi scuole e di conseguenza le grandi voci. Un pò come oggi , insomma!
Diciamo che nel 2010 il processo è inverso: prolificano i raccomandati e i falsi miti propugnati dalle case discografiche, con qualche meteora che viaggia per proprio conto , quasi per caso. Un esempio per tutti: un grande tenore come Marcelo Alvarez non ha certo alle spalle la casa discografica e il battage di un Villazon o di un Kaufmann. Eppure canta assai meglio di tutti e due gli altri messi assieme! Lo stesso potremmo dire di una Devìa rispetto alla Netrebko, anche se lo charme della bella Anna è fuori discussione.
Si diceva degli anni Trenta.
Un eroe assoluto di quel periodo fu in Russia Sergei Lemeshev .
Tenore lirico di magnifico colore, perfetta dizione, stile impeccabile. Cantò svariati ruoli del grande repertorio russo, eccellendo come Lensky in "Eugenio Onieghin" . Specialista nella parte del Duca in "Rigoletto" lo cantò oltre 500 volte, rivaleggiando con l'amico-nemico Ivan Kozlovsky.
I concorsi di canto dovrebbero essere la fonte primaria delle nuove voci, il luogo deputato a lanciare i migliori elementi proposti dalle scuole di canto nazionali e internazionali. Purtroppo, in moltissimi casi, non sono i migliori ad andare avanti ma semplicente i raccomandati, tanto da rendere persino inutile una competizione che procede a votazioni e a eliminatorie. Tanto varrebbe ridurre il tutto a una serata sola, il Galà dei vincitori. Un'idea potrebbe essere quella di intitolare un concorso direttamente "Concorso dei Vincitori".
Il discorso sarebbe molto lungo e doloroso , lo riprenderemo senz'altro.
Oggi invece ci piace segnalare 3 belle e giovani voci , che giungono come manna dal cielo in un momento di assoluta crisi mondiale per quel concerne, anche e soprattutto, il melodramma.
Per primo il basso JAN MARTINIK, classe 1983 , nato a Ostrava presso la Repubblica Ceca, e vincitore nel 2009 del prestigioso concorso di Cardiff. Un colosso, come si può desumere dalla foto, con una voce profonda e tecnicamente già pronta, in possesso nonostante la giovanissima età di uno stile e di un fraseggio che lo rendono già un artista maturo e pronto per la grande carriera.
Passiamo a un tenore di casa nostra, Giordano Lucà,che molti avranno avuto l'occasione di vedere in Tv come ospite in serate canore. Nato nel 1988, ha studiato principalmente con Carlo Gaifa a Milano e con il soprano Cinzia Aloisi a Roma, debuttando in concerto e spesso al fianco di Montserrat Caballé.
La voce è molto bella di colore, di schietto genere lirico, ben appoggiata sul fiato (ce n'è tanto, a giudicare dalla stazza non indifferente del tenore!).Gli acuti sono facili, squillanti. Lo vediamo qui nella "Gelida manina" dalla Bohème di Puccini, durante una serata dedicata a Caruso trasmessa da Raiuno, presentata da una ammiccante Anna Falchi...
La terza voce è quella del soprano Ekaterina Scherbachenko , nata nel 1977, che ha compiuto i suoi studi a Mosca debuttando al Bolshoi nel 2005 come Natasha in "Guerra e pace" di Prokofiev. I suoi ruoli preferiti sono Tatiana, Mimì, Micaela, Liù, i personaggi classici del repertorio lirico puro. La voce è molto ben governata dalla tecnica, allo stesso tempo il temperamento russo c'è tutto come dimostrato da questo clip con il finale delle grande aria di Tatiana dall'Eugenio Onieghin di Ciaikovskij.
Ancora girano per la Collina Verde di Bayreuth i fischi inviati al signor Hans Neuenfels, dopo lo sconcio inaugurale del "Lohengrin", ed ecco affiorare dai gorghi di Youtube un documento che avevamo rimosso, come quei brutti ricordi che la mente si ostina a cancellare nonostante il marchio indelebile.
Ecco la signora Valayre (complice, a tutti gli effetti) , vestita da sposa, che nei panni di Abigaille scherz a con un Coro di ....api. Api ridicole, perfette forse in un'operetta di Offenbach o in un varietà televisivo del sabato sera, ma che con il "Nabucco" di Verdi non c'entrano un cavolo.
Per me questa è solo cretinaggine, autorizzata e sovvenzionata da cretini ancora peggiori del regista.
A seguire qualche commento estrapolato dalla mia pagina di Facebook...
Commenti dalla mia home page in Facebook:
Nicola Alaimo:Giuseppe Verdi si rivolta nella tomba.....
Laura de Cesare Famosa regia da far "accapponare i capelli", come dice Greggio! :-) Almeno poi spiegassero i "perchè" questi registi,ma non lo sanno neppure loro!
Oscar Coltellacci La signora Valayre deve solo vergognarsi. Ma come si permette???? E' prprio vero; il fondo non si tocca mai. Vergogna anche a chi ha permesso un simile obbrobrio
Maria Contessa sono d'accordo con tutti i commenti....una vergogna, un'assurdità senza senso...Mi chiedo , il pubblico che fa , come reagisce in questi casi
Federico Cambiaghi è una emerita presa in giro... una vergogna assoluta... e certa gente viene anche pagata per partorire simili oscenità!!!!
Paolo Battaglia a me piace tantissimo questa regia...la porterei a parma...per vedere il regista rincorso dai loggionisti con i forconi in mano...ahahahahah!!!
Federico Cambiaghi PURTROPPO LO HANNO MESSO IN SCENA SUL SERIO... FOSSI STATO NEL PUBBLICO AVREI DATO DI MATTO... CAPISCO VOLER ESSERE INNOVATORI...MA QUESTA E' UNA PRESA IN GIRO E NIENTE PIUì!