Non so se ve ne stiate rendendo conto, ma siamo immersi – soprattutto noi italiani- in un
magma abbastanza putrido fatto di menzogne, oscenità e propagande ignobili. Questa
melassa maleodorante si spande ovunque a velocità supersonica , penetra nelle
coscienze e rende l'italiano medio o mediocre che sìa un perfetto schiavo rincoglionito.
Desidero spiegarmi meglio e in modo più dettagliato per non offendere inutilmente
nessuno.
I veicoli principali sono due: i nostri governanti, soprattutto quelli che contano cioé i
governanti occulti, e i nostri mezzi di comunicazione di massa, Tv in primis, che sono la
diretta emanazione dei governanti.
Mai come adesso si era registrata tanta corruzione, tanti furti e tante truffe da parte di un
popolo già ladro e truffaldino , storicamente, da generazioni. Mai si era avuto un governo
tanto fasullo, formato da non-eletti, gestito da una casta e da un sistema che ha ben
pochi termini di paragone, se non quelli che ci riportano all'India dei Bramini.
Il balletto
pauroso, quasi un Sabba, che si sta consumando per l'elezione del Presidente della
Repubblica è solo l'ultimo degli esempi: dovremmo elencare, occupando troppe pagine,
le ruberìe, le grassazioni, le vergogne, gli scandali di cui si è macchiata la cosiddetta
“malapolitica” , e la incredibile, ridicola retorica che ha accompagnato le gesta di questi
spaventosi 'italiani'.
Inutile cercare di individuare i capi delle cupole occulte, quelli che mandano avanti uno
come Renzi o che decretano la fine del Berlusconi, del Prodi, del Bersani di turno. Non
hanno forse nemmeno una carta d'identità, non hanno un nome, chissà dove si celano, in
quale tana sotterranea o dietro quali mentite spoglie. Sta di fatto che i più impensabili
accadimenti...accadono puntualmente, in barba ai voti, al malcontento, al disagio sociale
sempre più evidente, ormai giunto a superare le soglie del tollerabile.
Con l'aiuto decisivo del mezzo più pericoloso che esista, la Tv.
Mai si era assistito a un livello più basso e sconcertante. La nostra Tv è paragonabile a
una gigantesca pattumiera, dalla quale ogni tanto fanno capolino personaggi e situazioni
che definire rivoltanti è solo un garbatissimo eufemismo.
Varata da anni la cosiddetta “Tv del Dolore” che assieme alla “Tv del Sociale” ha fatto più
danni di una guerra , assistiamo inermi e inerti al dilagare di programmi atti soltanto a
rincoglionire un già abbastanza rincoglionito popolo: finti processi con finte coppie in crisi,
finte cucine con finte cuoche improvvisate, novelle Lucrezie Borgia alle prese con
perniciosi intingoli, finti pianti per finte liti con finte conduttrici falsamente apprensive
(penso al cinismo di una Barbara d'Urso o di una Venier, quando si sforzano di piangere
davanti al “caso umano” ), finti giornalisti con finte notizie, finti giovani, finti anziani, finte
maghe e finti dietologi. Più simili a un girone infernale , verso sera, compaiono i vampiri ,
gli adoratori della Sciagura: la Bruzzone, la sexy criminologa , detta “La Morte mi fa bella”
che si diletta nel delitto descrivendo minuziosamente gli strazianti particolari dei più
orrendi crimini. Bruno Vespa, officiatore demoniaco di questi riti nella sua terrificante
“Morta a Morta” , si bea tra i plastici ad ascoltare le supposizioni della bionda
vampiressa e le diatribe degli avvocati, il tripudio del cinismo più becero e violento.
Morta a Morta andrebbe proibita ai minori e ai deboli di cuore.
Oltre all'orrida Morta a Morta andrebbe abolita l'Informazione...intesa come
bombardamento mediatico a base di notizie negative e ripugnanti, guerre per
le quali non possiamo far nulla se non assistervi, stragi avvenute e quindi
irreparabili, morti ammazzati che non possono risorgere, disgrazie e disgrazieri
di professione portatori di falsi scoop e false informazioni, falsi servizi confezionati
ad hoc con soldati e poliziotti in posa come durante un ciak cinematografico.
Da abolire IN TOTO il cosiddetto "Sociale"....ALLA LARGA DAL SOCIALE!....
faccio mia l'invocazione di Carmelo Bene. Alla larga dal BUONISMO e
soprattutto dal falso buonismo, che è quanto di più ipocrita e cinico potevano
inventare i nostri astuti vessatori.
C'è poi il profluvio ininterrotto di talk shows. Inaugurato da Maurizio Costanzo, che sfruttò
con abilità il ben noto vezzo italico di straparlare a tutti i costi, la teoria dell' “ognuno dica
la sua” che poi altro non è che “la cazzata a ruota libera”, il talk show è adesso sede di
comizi e di improbabili esibizioni: tra tutti si distinguono i cosiddetti “economisti”, la più
inutile e inconsistente razza presente sulla terra, gli esperti del Pil e del Mibtel , quelli che
devono spiegarti a quanto ammonta il FALSO debito pubblico e quali sono i FALSI indici
della FALSA Borsa. Già , perchè sono tutte chiacchiere, non esiste NULLA di ciò che essi
dicono: “crisi”, “indici “, “quotazioni”, “ depositi”, “prestiti”....tutte parole vuote, buone per
chi ormai è irrimediabilmente rincoglionito. Quando le crisi sono abilmente create a
tavolino PROPRIO per arricchire chi le crea e per impoverire chi le subisce. Inflazioni,
recessioni, deflazioni....parole, chiacchiere, miti, invenzioni.
E' così dai tempi dei babilonesi...bisogna andare un po' indietro nel tempo e soprattutto
studiare un po' di quelle antiche , eterne conoscenze che i nostri libri di Storia,
ovviamente, omettono, proprio perchè scritti da coloro che hanno tutto l'interesse a tenere
il popolo all'oscuro e debitamente rincoglionito.
Mi occupo di musica e di opere lirica da anni; ritengo sia l'unico prodotto italiano ,
assieme a determinati prodotti alimentari, a non doverci far vergognare nel mondo.
L'inutile lingua italiana, che pochissimi italiani parlano poiché dilagano ormai i dialetti
(avete mai ascoltato una diretta dal Parlamento?O quella formidabile Babele che ha
nome “Uomini & Donne” a Canale 5 , officiata da una satanica De Filippi?) , serve
soltanto per esporre termini musicali e viene conosciuta da impensabili popolazioni
attraverso i libretti d'Opera. Credo sarebbe utile e dignitoso salvaguardare il nostro
patrimonio culturale , così...per non farci soltanto ridere dietro. A quello provvedono gli
altri.
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