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AIDA a TAORMINA: ALESSANDRA CAPICI, soprano
Venerdì 24 Luglio 2015 17:11

                                  Alessandra_Cpici_Teatro_delle_Muse

 

Alessandra  Capici, soprano, prossima  protagonista  di  Aida  al  festival  Taormina

Opera  Stars  il 20  agosto. Quando la  ascoltai a  Roma, lo scorso autunno durante la 

sua  audizione, pensai immediatamente :"Ecco  Aida! ". Non era  solo  per la bellissima

voce lirica, dotata di suoni brillanti e robusti  di una innata dolcezza, ma 

anche  per  il  volto  e  l'atteggiamento scenico, da  vera  "maschera  teatrale". Quei volti

luminosi  che  prendono ancor  meglio la  luce  e quindi  passano,  vanno oltre il  palco e

si proiettano  verso  il  pubblico.

 

                                                      Alessandra_Cpici_Butterfly

 

Alessandra, prova  a  dire  in due  battute  come  hai deciso  un giorno  di  fare  la 

cantante  lirica?

 

Caspita due battute sono veramente poche, spero che siano almeno da

dodici/ottavi , così posso dire qualcosa in più. A parte gli scherzi, è stato un

percorso piuttosto naturale. Ho sempre cantato fin da piccola, ho studiato per otto

anni pianoforte e mi dilettavo anche con la chitarra. Un giorno ho sentito cantare

un soprano in chiesa e ho detto ai miei genitori “da grande farò la cantante”.

Mi hanno assecondato e così il gioco dell’infanzia si è trasformato in studio.

   

 

 

 Cosa  conta  di più per  svolgere  questa  difficile attività  artistica? 

 

I fattori sono talmente tanti che sarebbe riduttivo fare un elenco. Penso comunque

che cantanti si nasca e non si diventi. A parte la totale abnegazione e i sacrifici che

si devono compiere per potersi presentare sempre al meglio, alla fine conta ciò che

riesci a trasmettere al pubblico. Il pathos che si crea, le emozioni che riesci a

suscitare non si imparano da nessuna parte. Devi averle già dentro di te. Poi certo,

l’esperienza con il tempo ti suggerisce espedienti preziosi per poter rimanere in

equilibrio tra il fare e lo strafare, tra il prevedibile e l’imprevedibile. Ecco forse la

frase che riassume più di tutte ciò che conta per fare la cantante: rimanere

costantemente in equilibrio!

 

 

 

Oscar  Wilde scrisse : "Il  talento non si perdona".  Sei  d'accordo con  questa 

affermazione?

 

Mamma mia com’è pericoloso rispondere. E’ un po’come quando gli automobilisti

non vedono di buon grado i pedoni che attraversano la strada e viceversa.

Forse il talento (o genio) non si perdona ma mi schiero dalla parte degli artisti e

rispondo citando Michelangelo Buonarroti:- “Se tu sapessi quanto lavoro ci ho

messo, non mi chiameresti talento.”

                                              Alessandra_Cpici_1

 

 

Come  regista  dell'Aida  che canterai  al  Teatro  Antico,  ho  impostato  questa  nuova 

produzione  come  "un ' Aida  al Museo  Egizio" : una  figura  esoterica, quella

che  vediamo effigiata  in  locandina, rievocherà  all'interno di  questo museo  la  vicenda 

di  Aida, farà  muovere i geroglifici,  animerà  le  mummie,  ci saranno dei  turisti  in

scena  curiosi  di assistere a  questo  rito, in un gioco molto moderno di luci e  proiezioni. 

Sei  pronta  per  questo cimento?  Cosa  ne  pensi?

 

Sono prontissima e l’idea mi piace. Ne abbiamo parlato tempo addietro    e mi

sembra una lettura originale che mantiene comunque intatte le peculiarità dei

personaggi e dell’intera opera. Sarà sicuramente fantastico riportare in vita una

storia d’amore e di passione che è quasi persa sotto la polvere di un museo. Non

sono forse anche le nostre storie personali vogliose di essere riscoperte

quotidianamente? Un personaggio è come un burattino senza vita a cui bisogna

soffiare dentro un’anima. Quando interpreto un ruolo questo si arricchisce suo

malgrado anche delle mie esperienze personali e ciò trasmette una carica

emozionale molto forte. Dovrò solo limare le mie caratteristiche per far emergere il

personaggio esoterico che mi è richiesto.

 

Qual  è  secondo  te  la  ricetta  per aiutare  l'Opera   soprattutto in Italia?

 

Ritengo che occorra assolutamente nuova linfa vitale in tutti i settori del teatro

d’opera e un po’ di sano campanilismo. Purtroppo invece c’è il solito circuito ormai

chiuso e ben consolidato, che propone quel cast in quel teatro per fare un favore a

qualcuno o perché c’è tal agenzia da soddisfare, ma non è così che può funzionare.

Il tracollo finanziario di alcuni teatri Italiani dovrebbe ormai portarci ad una

auspicata inversione di rotta.

Mettendomi ora dalla parte del pubblico, da Italiana e da mamma mi sento di dire

questo:- Portiamo i nostri figli a teatro. Qualsiasi genere di spettacolo che possa

suscitare in loro una aspettativa di tipo emozionale. Non sarà solo cultura per i

nostri ragazzi ma anche percezione del bello e rispetto per gli altri. Il teatro d’opera

ne guadagnerebbe finalmente dalle fondamenta.

 

Quali  sono le  tue aspirazioni  per  il  futuro?

 

La mia aspirazione è di fare sempre tutto al meglio delle mie possibilità. Ho un

dono che mi è stato dato e non mi va di sprecarlo. Aspiro a questo... a sentirmi dire

che ho emozionato, che ho lasciato un segno seppur piccolo. Aspiro a fare della

mia arte una grande arte.

 

La vita della  cantante sacrifica  la  famiglia.  Come riesci a  conciliare  questi   due 

aspetti  della  vita?

 

Fortunatamente mio marito è musicista e conosce perfettamente quali sono le

esigenze e i sacrifici che si devono fare. Quando i bambini erano più piccoli ero più

in difficoltà ma anche ora cerco di non darlo a vedere. Ricordo che dopo essere

stata via per un mese, mia figlia che aveva appena tre anni mi è venuta a prendere

col papà alla stazione. Mi si è avvinghiata al collo ed è rimasta in braccio per tre ore

filate senza mai guardarmi negli occhi. E’ stato terribile. Ora sono cresciuti e le

emozioni da parte loro sono diverse. In ogni caso avere al mio fianco un marito con

cui condividere la stessa passione per la musica e lo stesso amore per la famiglia

mi rende una mamma fortissima.

 

Ti  piace  la  formula  adottata  dal  Taormina  Opera  Stars, alla  sua  prima 

edizione?

 

Sì mi piace e percepisco tanta energia e grande entusiasmo. E’ tutto molto

propositivo e questo non può far che bene ad un nuovo festival. Sicuramente sarà

un successo.

                                                                      capici2

 
MA GUARDA CHE "CANE" DI REGISTA!
Martedì 30 Giugno 2015 18:40

 

 

                                                   

                                       regista_cane_sedia__buona

 

Negli spettacoli d'Opera, oggi più di un tempo, conta moltissimo il regista. Si discute

moltissimo sulle regìe di stampo tradizionale e sulle regìe “moderne” , termine molto vago

su cui bisognerebbe a lungo riflettere . Ci si sofferma assai poco su un'altra categoria,

quella del regista "cane". Per carità....massimo rispetto per i nostri meravigliosi amici a

quattro zampe,  eppure capita sempre  più spesso di sentir  dire  " certo  che  quel

regista  lì,  è  proprio  un cane di regista!".


Chiediamo a un esperto mondiale in materia, il prode Luciano Pellicano, ormai mio

interlocutore fisso e direi quasi meraviglioso Doppelgaenger , chi è esattamente il regista

cane.

 

 

Buonasera, cosa vuole sapere oggi?

 

  Come si può descrivere il classico regista “cane”, quello che non capisce nulla ma si  

 

ostina a occuparsi di questa ostica materia?

 

  Lei vuole che io sia sincero? Vuole una lista di registi “cani”? Comincio? 

 

 

  No, io credo che interessi al pubblico sapere cosa fa e com'è un classico regista “cane”. 

 

 

  Intanto deve assolutamente essere IGNORANTE di musica. Totalmente. Le note  

 

sulla spartito per lui devono essere come le cacche delle mosche. Non deve capirci

nulla.

 

  E come fa a mettere in scena un'Opera se non sa la musica? Almeno un po', dico....il  

 

testo....almeno...?

 

  Amico mio....non sia ingenuo....se lo lasci dire da uno che sa come gira il mondo.  

 

Un regista , se è un regista cane VERO, di musica non deve capire nulla. Io ne

conosco uno che è il capolavoro dei registi “cani” , forse è il Re di questa

categoria. Pensi che a casa sua, una volta, mi accolse con lo spartito della Medea

di Cherubini in bella mostra, su un leggìo che troneggiava nel salotto...mi disse che

la stava “studiando”....

 

  E che c'è di male? Un nobile spartito, un'opera importante..?? 

 

 

  Sì...ma lo spartito era alla rovescia! 

 

 

  E dai....può succedere! L'avrà riposto male, non sia così drastico... 

 

 

  Ma se non sa nemmeno trovare un do sulla tastiera d'un pianoforte! Per lui una  

 

croma è un'automobile....forse. Lei non vuole capire: un vero regista incapace deve

mostrarsi presuntuoso, strafottente, spocchioso e non deve capire un accidenti di

musica, tanto che gli serve?? E poi è importante che abbia delle idee grandiose ,

possibilmente....copiate da quelle degli altri!

 

  Ma su...passi la musica (tanto si farà aiutare da qualche maestrino pronto alla bisogna)

ma le idee, almeno quelle, saranno le sue!!? 

 

 

Ma cosa te ne fai delle tue idee se puoi copiare quelle degli altri?? Non ho capito?

Ma Lei oltre a essere ingenuo è anche scemo??

 

Come si permette??? Lei scherza vero?

 

 

                    regista_cane__papero

 

Ora Le spiego come funziona uno spettacolo fuffa, gestito da un regista ignorante

e incompetente al grado massimo.

Primo) Per le scene copiare quelle create dagli altri e affastellarle in modo tale da

simulare un qualcosa di originale. Ovviamente si dirà in locandina che le scene

sono state create dalla mente eccelsa del medesimo regista!

Secondo) Per i costumi idem...si noleggeranno presso una costumeria e si dirà che

sono creazioni del medesimo regista, o di sua moglie, o di suo cugino, di un suo

famulus....quello che volete.

Terzo) si metterà in scena l'Opera senza conoscerne a memoria né il libretto né la

musica....

 

Ma come fa scusi?? Cosa indica ai protagonisti, come organizza le scene, come svolge la

drammaturgìa????

 

E i cantanti cosa ci stanno a fare??? Guardi che i cantanti, Lei lo sa bene e fa finta

adesso di non saperlo, conoscono la loro parte a memoria. Sanno dove e come

entrare, cosa fare e come rientrare in camerino! Li vogliamo far lavorare questi

cantanti???

 

Quindi la regìa la fanno i cantanti?

 

Certo! E stìa sicuro che la fanno meglio loro che il loro regista “cane” …

La cosa fondamentale è avere la stampa dalla propria parte...(tanto molti giornalisti

sono più ignoranti di lui, in ogni caso)...nessuno parlerà male di un regista

cane...se paga !

 

Mah...e da cosa ci si accorge allora che la regìa viene firmata da un simile personaggio?

 

Direi che la prima cosa sono le luci. Il regista cane non sa fare le luci, è un classico.

Si limiterà a 4\8 memorie, un piazzato per atto e via....Luci fatte in un'ora, se va

bene, o risolte al volo dal povero illuminotecnico abbandonato a sé stesso.

 

Non ci posso credere!

 

Ma osservi attentamente: uno spettacolo SERIO viene raccontato dalle luci, ci sono

particolari impasti, effetti, taluni tagli speciali anche solo su spigoli di scena....il

regista incapace, quello che poi magari si fa anche chiamare “il Grande Maestro”

come “il Grande Houdinì”....presenta spettacoli monocolore, monotoni,

scontati....non è proprio in grado. Un vero spettacolo ha minimo 100 memorie luce,

talvolta per atto!

 

Sì ma dipende...mica sempre...

 

Ci faccia caso. In ogni modo quello che dovevo dire gliel'ho detto. Pensi piuttosto a

quei poveri macchinisti, sottopagati (o NON pagati), a quei poveri tecnici che

stanno lì a sgobbare, magari pure insultati.....(già, perchè il vero regista cane è

protervo, ha maniere ducesche, pensa di coprire la sua ignoranza con l'arroganza)

….pensi a quei poveri cantanti, magari pure loro mezzo pagati o non pagati (alcuni

persino pagano di tasca loro) che stanno lì a giocare a fare l'Opera da soli, allo

sbando....quando poi la gloria dovrebbe andare a Lui, al Monarca

dell'Incompetenza. Tutta fatica sprecata...gonzi, beoti. A volte mi chiedo da cosa

sono spinti?

 

 

Questa sarà materia per un nuovo argomento: la follìa del cantante, il duende...

 

Amico caro, alla prossima....prometto nuove e più straordinarie rivelazioni!

 

 

                             regista_cane__dux

 

 
DULCAMARA ALL'OPERA: IL PERFETTO TRUFFATORE
Lunedì 29 Giugno 2015 12:26

Il prototipo del grande truffatore operistico  raccontato  da:

Enrico Stinchelli   a colloquio con Luciano Pellicano      

                                        dulamara4

-Ancora Lei? Cosa vuole oggi?

 

-Oggi parliamo di un argomento caro a noi italiani, l'Arte della Truffa.

 

  • Già perchè gli altri paesi non conoscono questa “arte” vero?

 

-Beh, noi siamo i grandi virtuosi in questa materia, i funamboli del raggiro, i maghi

dell'impiccio e dell'imbroglio....imbattibili. Parliamo della TRUFFA nel mondo

dell'Opera, vuole?

 

                                      dulcamara1

 

  • ….e tanto si fa sempre come dice Lei. Da dove cominciamo?

 

  • Dalla base, cioé dai contratti. Non credo che la gente sappia bene come funziona il

    meccanismo dei contratti\truffa....lo potrà senz'altro immaginare ma proviamo a

    spiegarglielo. Intanto un contratto con un Artista, sia esso cantante attore

    ballerino direttore d'orchestra..., ma anche con una orchestra intera e un

    Coro...non può e non deve essere a vantaggio del contraente bensì di chi deve

    onorare l'impegno con il contraente, questo mi pare chiaro...

 

  • Sarà così per Lei!!!! Un contratto deve supporre il rispetto di entrambe le parti!

  • Ma assolutamente no!!! E già!!! E la truffa???? Dove la mettiamo??

Il contratto deve essere denso di clausole tutte a vantaggio

dell'impresario truffaldino ovviamente, del tipo: possibilità di protestare

l'artista in caso di esecuzione ritenuta non soddisfacente (magari così

quello esegue, tu lo protesti DOPO e non lo paghi più), possibilità di

rivalersi su di lui anche in caso di malattia (!!??) , impossibilità che egli

accetti altre scritture, strane penali, clausole ricattatorie, ec ec ec

 

  • Ok, ma l'artista non è cretino, deve leggere bene tutto e farlo leggere a un suo

    legale di fiducia, ovviamente....

 

Sì, ma spesso così non accade. Sarà cura dell'impresario scaltro perseguitarlo e

mettergli fretta... SECONDA REGOLA del PERFETTO TRUFFATORE)

PROMETTERE MARI e MONTI all'ARTISTA onde convincerlo a lavorare

per lui. Dirà che l'artista in questione è il più grande, il più bravo, che gli farà

una enorme pubblicità, che uscirà un meraviglioso incredibile intergalattico DVD,

che verrà osannato da turbe di fans commossi ,che la sua rassegna stampa sarà

favolosa e via discorrendo. Gli artisti sono creature fragili e vivono della loro

propria luce, non ci vorrà molto a solleticare il loro Ego spropositato.

 

  • Pellicano, Lei è di un cinismo rivoltante...ma cosa pensa, che siano tutti uguali? La rassegna stampa, poi....mica tutti i giornalisti sono dei venduti o dei pennivendoli?

 

-Eheheh....mi piacciono le anime belle...Ma sa come funziona? Lei provi a stanziare

una cospicua somma (anche 100.000Euro) per la promozione pubblicitaria su un

quotidiano....poi vedrà se quel quotidiano non parlerà di Lei come del Messia!

E' automatico. Del resto Lei è nella legge, poiché si limita a sovvenzionare la

pubblicità di quel giornale, non mette certo per iscritto che quei danari sono in

funzione della Sua pubblicità personale. Poi, ovviamente, imporrà a quel giornale di

non parlare o meglio ancora stroncare ogni possibile rivale sulla piazza...e così si è

assicurato una certa  “supremazìa mediatica” sul territorio.

 

  • Sì', ma le costa un sacco di soldi....oltre alla frustrazione di essere lodato e osannato solo perchè paga!?

 

  • Amico caro...ti rifai ampiamente con la vendita dei biglietti che quella pubblicità produce...

 

  • Sì? E i costi di produzione da sostenere OLTRE alla pubblicità? Scene, costumi, cantanti, direttori, orchestre, cori, personale di servizio, tecnici....ma scherza??? E dove va a finire promettendo mari e monti e per di più sostenendo campagne pubblicitarie da centinaia di mila Euro?

 

-Semplice. Non si pagano! O meglio: si pagano solo quelli che possono esserti utili

o che sono pericolosi. Le faccio un esempio: quel tal direttore d'orchestra è

direttore artistico in un dato Festival, in Italia o all'estero...poniamo in Cina, o in

Corea...ebbene, tu lo inviti, gli fai dirigere un titolo nel tuo teatro e quello, in

cambio, ti invita nel suo....a cantare, a dirigere, a firmare una regìa....il gioco è

semplicissimo.

 

-Scambismo operistico?

 

-Sì, ma lo fanno tutti sa? Io ti do una cosa a te , tu mi dai una cosa a me...è da

Adamo ed Eva che funziona così, ai tempi si parlava di mele....poi ci siamo evoluti.

 

  • Permetterà però è che un conto è se Karajan invitava Ozawa a Salisburgo....un conto è se Sempronio Tuzzabanchi invita Amintore Pignasecca a Roccacannuccia, vero???

 

  • Sì certo. Ma stìa pur tranquillo: Amintore Pignasecca si reputa persino superiore a Ozawa!! Il vero Re della Truffa ha un concetto supremo, altissimo, onnipotente di sé stesso...del resto...se non ci crede Lui, chi dovrebbe credergli?

 

                                        soldi

 

  • Mi interessa la questione dei pagamenti. Come fa il truffatore a non pagare artisti, tecnici, Cori, Orchestre senza incorrere in guai legali?

 

  • Mica tutti ricorrono ai propri legali, alcuni manco sanno cosa sìa un legale...il nostro è ancora un paese rurale, fatto da gente semplice, persone umili e buone...

    ehehehe......

 

  • Ripeto: Lei è di un cinismo davvero imbarazzante....

 

  • E Lei è un gonzo, se lo lasci dire. Ma foss'anche che qualcuno vada dall'avvocato e

    denunci l'impresario...quello potrà sempre impugnare il contratto, attaccarsi alle

    clausole interessanti (per lui, ovviamente), invocare codici errati, fatture mal

    emesse...magari saldare una parte e il resto....”pagherò”....(o non pagherò, che è lo

    stesso) , mettersi d'accordo. Guardi che ci sono artisti che pur di cantare o tecnici

    che pur di lavorare accettano di lavorare gratis o nella speranza di rimediare

    finalmente qualcosa, di anno in anno. Ho persino scoperto  una cantante molto famosa che sovvenziona con i Suoi propri soldi l'Opera che va  a  cantare...

 

-Vabbè, qui siamo al plagio, alla circonvenzione di incapace!

 

  • Ma noo perchè?? Se questa artista vuole fare una gentile donazione?? Perchè

    impedirglielo! Convengo che è un po' più difficile con i tecnici, quelli sono un

    po' più coriacei. I macchinisti per esempio...o gli illuminotecnici....ho saputo di

    un tale impresarietto, costretto a pagarli di sera in sera...lo portavano davanti al

    bancomat con grazia e lo pregavano, sempre molto educatamente, di estrarre

    dal bancomat i loro soldini e Lui, con ugual grazia (e forse con malcelato

    livore) era costretto a darglieli...poveretto, mi fa un po' pena in effetti....scusi....ho un attimo di commozione....non reggo davanti a scene così terribili.....

 

  • Lei si commuove perchè quel truffatore era costretto a pagarli la sera al bancomat??? Ma scherza???!! Hanno fatto benissimo!!

 

-Lei è senza cuore....ma lo sa che una volta , quattro coristi del Petruzzelli lo

inseguirono...sempre Lui, questo povero impresario....fino in sacrestia (avevano

cantato in una Chiesa importante di Roma) ...costringendolo a tirar fuori dalla

borsa l'incasso....e a pagarli!??? BRUTI!!!! Lui non voleva scappare....era solo

andato in sacrestìa per riprendere le sue cose....lo hanno inseguito...accusandolo

che voleva svignarsela....BRUTI!!! BRUTI!!!

 

-Si calmi....Lei è un po' fuori controllo adesso....

 

  • Ma lo sa che vita fa un impresario??? Cosa gli pesa addosso??? La villa da mantenere, i conti all'estero, la famiglia, tutto l'ambaradam, gli scambi, le cause....le cause...non le dicoooooo.....Uno venne persino mollato dalla fidanzata perchè questa un giorno scoprì che aveva 100 cause addosso!!! Ma si rende conto???? E' vita questa??? Poi arrivate voi a rompergli pure le uova nel paniere!!! Siete degli ingrati invidiosi, ecco cosa siete!!!

 

  • Ma SIETE chi??? Lei è impazzito???

 

  • Voi, TUTTI. Non capite.... questo è il mondo, questo è il sistema, ma cosa pensate di fare?? Funziona così...altrimenti salta tutto, si ferma tutto. Questo volete? Ditelo....

 

-Credo Lei abbia bisogno di un po' di riposo e di una tazza di valeriana mista a melissa,

con un cucchiaino di miele d'acacia. A presto, si riposi e pensi alla salute!

 

                                   dulcamara3

 
QUATTRO VIOLETTE QUATTRO AL TAORMINA OPERA STARS!
Venerdì 26 Giugno 2015 08:42

Quattro Violette per la prima volta nella storia della Traviata: a

Taormina il  18 agosto.

 

                              traviata-note

 

Quando Verdi compose Traviata, oltre 150 anni fa, forse non si rese conto di

regalare ai posteri una delle più ardue partiture. In molti parlano della prima

grande opera verista, un dramma all'epoca censurato : una giovane

prostituta dedita ad amori promiscui che “osa” innamorarsi sul serio per poi

morire di tisi nel finale. La prima a Venezia venne duramente contestata dal

pubblico, la protagonista parve inadeguata per la debordante pinguedine e il

Coro, in abiti settecenteschi, sembrò ridicolo .

 

Oggi Traviata è il capolavoro che commuove tutto il mondo e una delle opere

più amate ed eseguite.

 

Verdi fu spietato nel comporre la parte di Violetta, pretese il massimo

assoluto: un soprano di coloratura per il I atto, un soprano più lirico per il II,

un soparno lirico spinto per la scena della festa in casa di Flora e persino un

soprano quasi drammatico per il III atto. Una follìa. Nel corso dei decenni si

sono avvicendate come Violetta Valéry soprani leggeri di coloratura

(pensiamo alla Barrientos, alla Galli Curci o alla attuale Damrau ) , soprani

lirici (la Freni, la Carteri), lirico spinti (la Tebaldi) , persino drammatici (la

Sass, la Guleghina). Solo la divina Maria Callas riuscì a sintetizzare in sé

(ma con critiche aspre e violente) le quattro voci richieste da Verdi.


Per la prima volta a Taormina, nell'ambito del nuovissimo festival

Taormina Opera Stars, nato per promuovere giovani talenti all'insegna

della novità e   del rinnovamento, la Traviata di Verdi verrà eseguita

seguendo il suo grande, utopico sogno: ho pensato di riunire assieme

quattro splendidi soprani,  quattro voci meravigliose scoperte durante

le audizioni effettuate in tutta   Italia e nel mondo, attraverso l'invìo di

decine di dvd.

 

 

 

Le Violette di Taormina, seguendo la progressione drammatica verdiana dal

lirico leggero al drammatico sono:

 

 

 

 


NATASHA DIKANOVICH (Belgrado, Serbia)

 

                            natasha1

 

 

 

 

 

CAROLINA VARELA (Quito, Ecuador)

 

                     image42

 

 

 

 

EVA CORBETTA (Seregno, Italia)

 

                          Eva-Corbetta-Soprano

 

 

 

TEA PURTSELADZE (Tbilisi, Georgia)

 

                           tea2

 

 

 

 


AL TEATRO ANTICO di TAORMINA, il 18 agosto 2015!

 


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